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Bari, più servizi per i pazienti dell’oncologico: via a screening, prelievi e assistenza domiciliare

Prelievi a domicilio, transfert da e per l'Istituto tumori, assistenza a casa e screening. Sono i servizi che il Giovanni Paolo II di Bari sarà in grado di offrire ai pazienti grazie all'accordo sottoscritto tra la direzione generale e le sigle sindacali con l'utilizzo dei fondi contrattuali. Su proposta del direttore generale Alessandro Delle Donne,…

Prelievi a domicilio, transfert da e per l’Istituto tumori, assistenza a casa e screening. Sono i servizi che il Giovanni Paolo II di Bari sarà in grado di offrire ai pazienti grazie all’accordo sottoscritto tra la direzione generale e le sigle sindacali con l’utilizzo dei fondi contrattuali.

Su proposta del direttore generale Alessandro Delle Donne, una quota dei residui dei fondi del 2023 sarà utilizzata per finanziare i servizi. Tutti i lavoratori, su base volontaria, potranno aderire a questi progetti. La partecipazione sarà valutata nell’ambito delle performance individuali e, di conseguenza, andrà ad incidere sul premio di produzione connesso.

«Rendiamo operativo il protocollo applicativo per la gestione del sistema di valorizzazione delle performance individuali e del connesso sistema premiante che abbiamo di recente approvato», spiega Delle Donne. «Questo protocollo – sottolinea – nasce dalla necessità di spendere bene, in maniera proficua, tutte le risorse a disposizione. Le sigle sindacali, in sede trattante, hanno compreso e accettato la sfida, e grazie alla loro collaborazione, una parte dei fondi contrattuali si trasformerà in servizi ai cittadini».

L’Istituto tumori di Bari «sarà capace di offrire un’assistenza sempre più globale e qualificata, integrando anche i servizi che i presidi territoriali non sempre riescono a garantire», conclude Delle Donne.

Nello specifico, saranno destinati 158mila euro, pari a circa il 10% delle risorse disponibili dei fondi del 2023, dal comparto della dirigenza sanitaria e della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa per la realizzazione di progetti assistenziali, di natura trasversale. Tutti i dipendenti, di tutti i ruoli e di tutti i profili, potranno aderirvi, su base volontaria. Saranno gli stessi sindacati a proporre e presentare i progetti che dovranno essere approvati dalla direzione strategica dell’Istituto e in delegazione trattante. Tutti i progetti dovranno essere poi realizzati entro la prossima primavera, così da poter essere valutati nel sistema del performance dell’anno prossimo.

«Il paziente è al centro anche in sede di contrattazione integrativa sindacale», commenta il presidente del consiglio di indirizzo e verifica, Gero Grassi. «Grazie al lavoro svolto da questa direzione generale e alla disponibilità delle sigle sindacali, anche il confronto sindacale diventa occasione e strumento per migliorare le cure rese».

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