Otto unità abitative di circa 50 metri quadrati, dotate di camera da letto, zona soggiorno-pranzo-cucina e bagno con doccia, un modulo per le attività amministrative e uno per la riabilitazione psicologica. È il Villaggio Trenta ore per la vita Agebeo inaugurato stamattina a Bari e destinato all’accoglienza dei piccoli pazienti oncologici e delle loro famiglie.
Il Villaggio nasce su un terreno di proprietà comunale confiscato alla mafia e concesso nel 2016 dal Comune di Bari all’associazione Agebeo e amici di Vincenzo onlus per il suo progetto di accoglienza.
A garanzia dell’autosostenibilità del Villaggio, sono stati installati impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di acqua calda, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.
La struttura può contare anche su una piccola palestra per le attività motorie dei piccoli degenti e su spazi comuni in cui saranno svolte le attività dell’associazione Agebeo e amici di Vincenzo onlus.
D’ora in avanti il Villaggio dell’accoglienza costituirà una vera e propria eccellenza sul fronte dell’ospitalità pubblica sanitaria per il Mezzogiorno e l’intero territorio nazionale.
Nel tempo intercorso tra la concessione del terreno e il 2018 Agebeo, grazie a un’intensa attività di fund raising su scala locale e nazionale (donazioni di privati, sponsorizzazioni ed erogazioni liberali) e al sostegno finanziario di Trenta ore per la Vita onlus, è riuscita a sviluppare il progetto tecnico-esecutivo per il Villaggio e a realizzare circa il 50% delle opere previste, per un valore totale di circa 500mila euro.
Il completamento della struttura è stato poi reso possibile dalla scelta del Comune di Bari, in qualità di proprietario del suolo, di partecipare all’avviso regionale sul riutilizzo dei beni confiscati in partnership con Agebeo, candidatura che è valsa il riconoscimento di 1 milione di euro, risorse cui si è aggiunto, ancora, un co-finanziamento di 710mila euro con risorse del civico bilancio.
All’inaugurazione di stamattina, al fianco di Michele Farina, presidente di Agebeo, e di Lorella Cuccarini, madrina di Trenta ore per la vita, sono intervenuti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e gli assessori comunali al Patrimonio, Vito Lacoppola, ai Lavori pubblici, Nicola Mele.