Bari, all’Oncologico eseguite oltre 700 tac: diagnosi precoce di tumori nel 10% dei casi – VIDEO

Più di 700 Tac eseguite che hanno permesso di diagnosticare precocemente tumori (nel 10% dei casi), enfisemi (20% dei casi), patologie cardiache (18% dei casi).

Sono i numeri tutti baresi del programma nazionale Risp, la Rete italiana di screening polmonare, a cui l’Istituto tumori di Bari ha aderito insieme ad altri 17 centri in tutt’Italia: fumatori ed ex fumatori, d’età compresa fra i 55 e i 75 anni, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno sono stati sottoposti, gratuitamente, a tac spirali a basse dosi.

Da ottobre 2022 a oggi, più di 1.400 pazienti si sono iscritti al programma e sono state eseguite già 767 Tac. Nel 94% dei casi, sono stati riscontrati danni di diversa natura e gravità: tumori, patologie cardiache e polmonari, noduli e micronoduli da monitorare.

«I risultati raggiunti indicano una strada molto chiara: continuare a fare screening ed inserire lo screening polmonare nei Lea, i livelli essenziali di assistenza», commenta il direttore generale dell’Istituto tumori di Bari, Alessandro Delle Donne. «Finora, attraverso la diagnosi precoce – aggiunge – abbiamo offerto concrete chance di cura ai pazienti, abbiamo migliorato la loro qualità di vita, abbiamo ottimizzato l’impegno delle risorse pubbliche, evitando le cure costose, i ricoveri, gli interventi chirurgici necessari quando il tumore non è diagnosticato in tempo. In più, grazie al centro antifumo, abbiamo aiutato più di 100 persone a smettere di fumare».

Domenico Galetta, responsabile dell’unità operativa di Oncologia medica toracica dell’Istituto barese, evidenzia che «abbiamo raddoppiato l’obiettivo iniziale, l’arruolamento di 500 pazienti, e siamo terzi, in tutt’Italia, per numero di Tac eseguite», anche grazie al supporto della Consulta degli Ordini dei farmacisti di Puglia e di Federfarma Puglia e alla sponsorizzazione non condizionante di Astrazeneca: più di 100 pazienti, infatti, si sono iscritti al programma direttamente nelle farmacie territoriali.

«Il risultato significativo ottenuto in questa prima annualità – dice Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Consulta degli Ordini dei farmacisti di Puglia – dimostra che, quando si parla di prevenzione, non c’è spazio per i solisti. Ognuno deve mettere in campo le proprie competenze, le proprie risorse per dare risposte concrete ed efficaci ai pazienti».

Le farmacie, aggiunge Vito Novielli, presidente dei Federfarma Puglia, «si confermano primo punto di contatto con i pazienti: un contatto umano, sempre aperto, sempre disponibile. I risultati raggiunti dicono chiaramente che vale la pena proseguire».

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