Bari, all’oncologico cure garantite anche in estate: in 3 mesi eseguiti 577 interventi

Dal primo giugno al 31 agosto scorso sono stati eseguiti 577 interventi chirurgici all’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, con un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Nel dettaglio la Chirurgia toracica si conferma la specialità con il maggior numero di interventi eseguiti, 149, 30 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Seguono la Chirurgia ginecologica, con 116 interventi, 40 in più rispetto al 2023; la Chirurgia plastica, 98 interventi; la Chirurgia senologica, 91; e la Chirurgia generale con 80 interventi, 20 in più rispetto allo scorso anno.

Ogni paziente è arrivato in sala operatoria dopo la valutazione del team multidisciplinare che lo ha poi seguito nel percorso post-operatorio e, se necessario, anche nel follow-up oncologico.

Sono numeri, commenta il direttore generale dell’istituto tumori di Bari, Alessandro Delle Donne, che testimoniano «un lavoro di pianificazione e di organizzazione svolto non solo dai chirurghi ma da tutta l’équipe medica e infermieristica dell’unità operativa di rianimazione e terapia intensiva post operatoria, a cui va il mio personale ringraziamento».

L’oncologico, aggiunge il dg, «pur in piena estate» ha «lavorato a ritmo sostenuto, sfruttando al massimo le risorse tecniche e strumentali a disposizione, confidando nella professionalità di tutto il personale, con l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi d’attesa per i pazienti».

Con l’autunno, inoltre, arriveranno importanti rinforzi in sala operatoria. Il piano approvato a luglio dalla Regione Puglia, infatti, prevede l’assunzione di anestesisti e chirurghi di diverse specialità, tra cui urologi, otorinolaringoiatri, chirurghi plastici.

«Prendiamo atto con soddisfazione del notevole sforzo eseguito dal personale sanitario in servizio – afferma Gero Grassi, presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’istituto – che nasce dalla necessità di ottimizzare l’uso delle risorse e che ha come primo e più importante risultato la possibilità di dare risposte rapide ai pazienti in attesa di intervento».

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