SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Bari, al Policlinico un nuovo radiofarmaco per la diagnosi di tumori rari

Al Policlinico di Bari è stato introdotto un nuovo radiofarmaco, il 68Gallio-Dotatoc, per la diagnostica dei tumori neuroendocrini. Come nei migliori centri italiani che si occupano di questa specifica patologia, il radiofarmaco è approntato da materie prime direttamente nella radio farmacia interna al reparto di Medicina nucleare-Centro Pet diretto dal professor Giuseppe Rubini. I tumori…
Il professor Giuseppe Rubini, direttore del reparto di Medicina nucleare-Centro Pet del Policlinico di Bari

Al Policlinico di Bari è stato introdotto un nuovo radiofarmaco, il 68Gallio-Dotatoc, per la diagnostica dei tumori neuroendocrini.

Come nei migliori centri italiani che si occupano di questa specifica patologia, il radiofarmaco è approntato da materie prime direttamente nella radio farmacia interna al reparto di Medicina nucleare-Centro Pet diretto dal professor Giuseppe Rubini.

I tumori neuroendocrini sono tumori rari, rappresentano meno dello 0,5 per cento di tutti i tumori maligni, ma possono colpire organi molto diversi tra loro come intestino, pancreas, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali, per questo è molto importante una corretta diagnostica.

«Il Gallio-Dotatoc – spiega il professor Rubini – si lega ai recettori per la somatostatina presenti sulla superficie del tumore ed è in grado di farci identificare questo tipo di neoplasia attraverso la Pet/Ct».

Questo è il secondo radiofarmaco sintetizzato direttamente nella radiofarmacia Pet del Policlinico di Bari, dopo l’introduzione un anno del 68Gallio-Psma per i numerosissimi pazienti di tutta la Puglia con tumore della prostata (circa 3000 in 3 anni) che si rivolgono al Policlinico di Bari.

«È molto importante essere in grado di fare la sintesi dei radiofarmaci innovativi per la diagnostica ma – evidenzia il professor Rubini – questo è solo il passo preliminare verso la terapia, il nostro approccio è quello della teragnostica, ovvero l’applicazione del “tutto quello che possiamo vedere lo possiamo anche curare”. In questo momento abbiamo tutti gli strumenti per passare dai radiofarmaci innovativi per la diagnosi ai radiofarmaci innovativi per la radioterapia metabolica quelli con 177Lutezio», conclude.

ARGOMENTI

bari
policlinico di bari
radiofarmaco
salute

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!