Bari, al Di Venere un nuovo mammografo per le biopsie in 3d: esami più precisi e attese ridotte

Esami più precisi nei casi di lesioni sospette così da ridurre drasticamente le attese per le pazienti: è quanto permetterà la nuova postazione per eseguire indagini in 3d per la diagnosi precoce e il trattamento del tumore al seno.

L’apparecchiatura, installata nell’Unità operativa Screening mammografico dell’ospedale Di Venere di Bari, si aggiunge a quella in uso all’ospedale San Paolo.

Si tratta della Biopsia stereotassica con guida mammografica tridimensionale, ossia un prelievo minimamente invasivo di frammenti mammari che viene eseguito nelle donne con test di screening dal risultato dubbio e che permette al medico di individuare lesioni anche di 2 millimetri e capire la tipologia di microcalcificazione.

Grazie a questa nuova dotazione tecnologica, afferma il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, «raddoppiamo la capacità diagnostica in ambito senologico. Nello stesso tempo – aggiunge – riduciamo da 40 a 10 i giorni di attesa per le donne con esito dubbio del test di screening e che necessitano quindi di un esame di approfondimento».

La biopsia con mammografo 3d è una procedura minimamente impattante sulla paziente e ha una durata limitata, stimata generalmente in venti minuti.

La dottoressa Alessandra Gaballo, senologa responsabile della Uosvd Screening mammografico della Asl, spiega che si tratta di un «intervento ambulatoriale per il quale non serve il ricovero. Il prelievo – aggiunge la senologa – viene effettuato con una macchina certificata a livello nazionale ed europeo che, a sua volta, aspira mediante un ago tessuti mammari sotto la guida precisa del mammografo 3d – prosegue la dottoressa – grazie al quale è possibile individuare lesioni millimetriche con estrema precisione».

L’attività interventistica con guida stereotassica si aggiunge all’attività di prelievo sotto guida ecografica che nel corso del 2022 ha registrato solo presso l’ospedale Di Venere 240 procedure. La tipologia di prelievo viene stabilita dal medico in base al tipo di lesione e alla densità mammaria della paziente.

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