La Cardiologia e i servizi di Emodinamica e di Elettrofisiologia dell’Ospedale Di Venere possono contare su due nuovi angiografi con tecnologia digitale che hanno rivoluzionato tempi e qualità delle procedure diagnostiche ed interventistiche cardiache.
Si tratta di attrezzature moderne e performanti che, da un lato, assicurano meno radiazioni a protezione di pazienti e operatori sanitari, e, dall’altro, offrono una elevata risoluzione delle immagini che consente, quindi, di ridurre i tempi di esecuzione degli esami o degli interventi, con una precisione estrema delle prestazioni.
Una delle due apparecchiature, la più recente, è stata acquisita con fondi Pnrr, ed è stata installata nella sala di Emodinamica dedicata alla esecuzione di coronarografie e procedure di angioplastica. La seconda apparecchiatura viene, invece, impiegata per impianti di pacemaker, defibrillatori, defibrillatori biventricolari e loop recorder. L’investimento complessivo è stato di 960mila euro.
«Si parla spesso e volentieri del Pnrr e lo ribadisco anche oggi: sarebbe cosa giusta e santa che la missione Salute non venisse toccata, ma che venisse semplicemente accelerata e attuata nel più breve tempo possibile» ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, partecipando alla presentazione dei due nuovi angiografi. «Siamo già in una fase avanzata, come anche altre regioni e qui al Di Venere, questa mattina, osserviamo i risultati concreti di questo avanzamento, di che cos’è il Pnrr sulla sanità: questi angiografi, sono classificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come i più evoluti dal punto di vista tecnologico» ha aggiunto.
«I nostri tecnici hanno bruciato le tappe per ottenere l’acquisizione e l’installazione delle grandi macchine previste dal Pnrr. Sulle 35 previste dal piano regionale: dieci nuove apparecchiature sono arrivate nelle strutture della Asl e sono già funzionanti, di cui 3 TAC di ultima generazione, 1 angiografo, 5 ecografi e un telecomandato», ha sottolineato il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce.
Le tecnologie di cui sono dotati entrambi gli angiografi potenziano e migliorano trattamento e diagnosi delle patologie coronariche, in modo tale da fornire un servizio di alto livello al bacino di utenza del territorio di Bari.
«La possibilità di avere due angiografi aumenta la sicurezza per i pazienti – ha spiegato il direttore della Unità operativa complessa di Cardiologia del Di Venere, Massimo Vincenzo Bonfantino – specie nella gestione delle urgenze e garantisce un’assistenza costante e continua. In questi anni si sono raddoppiati i volumi di attività tanto che registriamo circa 1500 ricoveri l’anno. Con l’arrivo di queste nuove tecnologie, saremo in grado di implementare ulteriormente l’attività», ha concluso.