«Questo riconoscimento da parte di un ente così autorevole ci inorgoglisce e ci stimola a proseguire il nostro impegno per la ricerca e per dare ai nostri pazienti le migliori cure». Il direttore generale dell’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Alessandro Delle Donne, commenta così la donazione di 50mila euro all’Irccs da parte di Banca d’Italia.
Una donazione voluta dal governatore Ignazio Visco e formalizzata oggi durante una conferenza stampa a cui ha partecipato il direttore della sede di Bari della Banca d’Italia, Sergio Magarelli.
«Il reperimento dei fondi per sostenere la ricerca è parte essenziale del nostro lavoro. Siamo impegnati attivamente per candidare quanti più progetti possibili per il Pnrr, scandagliamo ogni bando o avviso ministeriale; attiviamo ogni possibile collaborazione con soggetti profit e no profit. Questa significativa donazione che arriva dalla Banca d’Italia è un tassello prezioso di questo percorso. Non possiamo che esserne grati e cercheremo di sfruttarlo al meglio», aggiunge Delle Donne.
Il finanziamento concesso dalla Banca d’Italia servirà ad acquistare due coloscopi tecnicamente avanzati e delle protesi per la ricostruzione del complesso areola-capezzolo. I coloscopi saranno utilizzati per gli esami di screening di secondo livello nell’unità operativa di endoscopia digestiva e nell’unità operativa di chirurgia generale ad indirizzo oncologico, e supporteranno le ricerca in corso sul tumore del colon-retto. Le protesi per la ricostruzione del complesso areola capezzolo, invece, permetteranno di completare la ricostruzione mammaria, necessaria a seguito degli interventi di mastectomia, durante i quali molto spesso l’areola e il capezzolo sono danneggiati o rimossi. L’intervento chirurgico di ricostruzione avrà significative ricadute non solo estetiche ma anche psicologiche per le pazienti.
«Accogliamo con grande onore e soddisfazione la notizia di questa donazione», dice la vicedirettrice scientifica dell’Istituto tumori di Bari, così Raffaella Massafra. «Il finanziamento che abbiamo ricevuto da Banca d’Italia lo dedico, e sono certa di accogliere anche la volontà del nostro direttore generale e di tutti noi qui presenti, al caro professor Tommasino, nostro direttore scientifico che ci ha lasciato a dicembre scorso. Il professore è stato uno scienziato di fama internazionale, di rara eleganza intellettuale e morale e che tanto ha insegnato a tutti noi ricercatori nel suo breve passaggio in Istituto», conclude.
Magarelli ha evidenziato «l’attenzione a questa eccellenza italiana nella lotta contro i tumori, anche rari, nella ricerca clinica e in quella transnazionale, che è la frontiera della ricerca perché porta le scoperte e le buone prassi nelle cure. L’obiettivo non è solo curare tutti, ma anche fa sì che le persone non si ammalino».