Attacco hacker alla sanità lucana, l’allarme: «Possibile violazione dei dati personali»

Dopo l’attacco hacker che ha colpito il sistema sanitario lucano nella notte tra domenica e lunedì, la direzione generale per la salute e le politiche della persona della Regione Basilicata ha comunicato che “a seguito dell’accidentale ed imprevedibile evento informatico – reso noto già nei giorni scorsi – potrebbe verificarsi una violazione di dati personali di utenti delle Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Regionale”.

La possibile violazione sarebbe avvenuta tramite intrusione illecita e si sarebbe diffusa tra gli Enti del Servizio Sanitario Regionale le cui reti informatiche sono comunicanti per la gestione di alcuni applicativi. Al momento non possono essere definiti con precisione i dettagli di quanto accaduto e il numero di persone eventualmente interessate. Tra le evenienze si indicano: la copia, l’alterazione o la cancellazione di dati, che gli uffici competenti stanno verificando e accertando. Allo stato attuale non può precisarsi la tipologia di dati personali coinvolti, che potrebbero essere ‘amministrativi’ (es. nominativi, indirizzi, …) o anche ‘particolari’ (dati sanitari).

Gli hacker avevano chiesto un riscatto tecnici hanno dovuto lavorare per ripristinare i servizi. A occuparsene è stata anche l’agenzia per la cybersicurezza nazionale che ha inviato proprio personale in Basilicata per far fronte all’emergenza.

Il 69 per cento degli attacchi subìti da istituzioni e aziende è attribuibile al cybercrime, ma con una significativa riduzione rispetto al 93,1 per cento registrato nel 2022. Tuttavia, gli esperti di Clusit sottolineano che il numero assoluto di attacchi continua a crescere in modo costante, con 91 incidenti rilevati nei soli primi sei mesi del 2023. I dati raccontano anche una particolarità che riguarda l’Italia: nel Belpaese si verificano quattro volte più attacchi rispetto al resto del mondo. Secondo i ricercatori del Clusit, infatti, considerando il periodo che va dal 2018 al primo semestre 2023, se a livello globale gli incidenti sono aumentati del 61,5 per cento, nel nostro paese la crescita complessiva ha raggiunto il 300 per cento.

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