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Assunzioni nella sanità, il piano pugliese promosso a metà: a breve partono gli ingaggi

Apprezzamento a metà da parte dei sindacati medici ai piani assunzionali della sanità varati a fine maggio dalla giunta regionale pugliese. Le principali sigle dei camici bianchi pugliesi, Cgil, Cisl e Uil, hanno espresso le loro criticità nel corso di un vertice riservato tenutosi ieri all’assessorato alla salute. Le critiche delle sigle In primo piano…

Apprezzamento a metà da parte dei sindacati medici ai piani assunzionali della sanità varati a fine maggio dalla giunta regionale pugliese. Le principali sigle dei camici bianchi pugliesi, Cgil, Cisl e Uil, hanno espresso le loro criticità nel corso di un vertice riservato tenutosi ieri all’assessorato alla salute.

Le critiche delle sigle

In primo piano la mancata concertazione sulle scelte adottate dal governo regionale che avrebbe dovuto condividere alcuni dei criteri della delibera. Ma anche il pasticcio della legge numero 16 osservata dal governo centrale che ha affidato impropriamente la gestione dei concorsi in sanità all’Aress, l’agenzia sanitaria pugliese, contravvenendo alle norme nazionali in materia visto che la stessa Aress è un ente strumentale regionale non inserito nel sistema sanitario. Uno scivolone che di fatto rischia di bloccare le assunzioni previste mandando in tilt ospedali ed ambulatori pubblici. Sul punto, però, il capo Dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha tranquillizzato le parti sociali: «La norma impugnata sarà disapplicata, a breve saranno avviati in tutte le Asl avvisi veloci della durata di cinque giorni, anche attraverso internet, per ingaggiare a tempo determinato i profili richiesti dei medici, ma anche del resto delle professioni sanitarie».

Le prospettive

Così facendo i candidati con contratto a tempo determinato saranno i primi fra qualche mese a essere assunti in via definitiva. Tuttavia i sindacati attendono che si passi dalle parole ai fatti considerando le criticità registrate negli ospedali pugliesi ora più che mai sotto stress con l’arrivo dell’estate, l’assalto dei turisti e la necessità di garantire le ferie al personale. A regime i piani assunzionali potranno contare su un tesoretto da 70 milioni di euro per sbloccare in tutto 2.300 nuove assunzioni nelle Asl (916 medici, 417 infermieri e 290 oss più altri profili) con un’attenzione particolare per l’Ircss “Giovanni Paolo II” di Bari per implementare l’attività anti-tumori aggiornando così i piani 2024-2025 con la decorrenza prestabilita per le prime assunzioni dal primo luglio. Un’infornata che salirà a ben 3.600 nuove unità fra medici, infermieri, oss e altri profili grazie al primo step dei piani assunzionali approvato in autunno.

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