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Asportata massa tumorale di 8 kg a una 61enne: intervento salvavita al Di Venere

Una massa tumorale dell’ovaio di 8 chili è stata asportata ad una 61enne. L’eccezionale intervento chirurgico salvavita, durato circa 3 ore e mezza, è stato condotto con successo nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Di Venere” di Bari, diretto dal professor Mario Vicino. «Un’operazione straordinaria – spiega – non solo per le dimensioni della…

Una massa tumorale dell’ovaio di 8 chili è stata asportata ad una 61enne. L’eccezionale intervento chirurgico salvavita, durato circa 3 ore e mezza, è stato condotto con successo nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Di Venere” di Bari, diretto dal professor Mario Vicino.

«Un’operazione straordinaria – spiega – non solo per le dimensioni della massa tumorale asportata, grande 32 centimetri per 32 e pesante 8 chili, ma soprattutto per la modalità e la tempistica con cui è stato gestito il caso, dalla scoperta del tumore, in un quadro clinico veramente drammatico, alla soluzione adottata con esito favorevole».

Non più tardi di dieci giorni fa, infatti, la paziente, che da lungo tempo avvertiva dolore e gonfiore addominale, ha eseguito una Tac da cui è emersa la presenza di una enorme massa a livello dell’addome, a partire dal pavimento pelvico sino a giungere sotto il diaframma, associata alla presenza di liquido in addome e con un versamento pleurico. A complicare la situazione, già di per sé molto grave, il completo sbandamento su un lato degli organi del mediastino, cuore, aorta ed esofago, causato dalla compressione.

La paziente è stata ricoverata lo scorso 13 ottobre, il giorno successivo è stata trasferita nella Chirurgia toracica dell’istituto oncologico di Bari, dove il team del dottor Gaetano Napoli l’ha sottoposta ad una toracoscopia con drenaggio pleurico che ha eliminato circa un litro di liquido presente nel polmone, permettendo all’organo di ri-espandersi, e rimesso in asse gli organi del mediastino, tra cui il cuore. Il 15 ottobre la paziente è quindi rientrata in reparto al “Di Venere” per la preparazione pre-chirurgica di profilassi tromboembolica e rivalutazione anestesiologica, un passaggio fondamentale per poter eseguire l’intervento chirurgico, che ha impegnato l’équipe di Anestesia del dottor Claudio Petrillo, composta dagli anestesisti Giancarlo Sancilio, Claudia Schiavone e Francesca Bello. Infine, nella mattinata di ieri, dalle ore 9:20 alle 12:40, l’intervento risolutivo eseguito dall’équipe diretta dal professor Vicino e composta dalle dottoresse Rosalia Latrofa ed Emma Bassi e dallo strumentista Vito Antonicelli. La paziente potrà essere dimessa già sabato prossimo.

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