La gestione della popolazione di cinghiali e la lotta alla peste suina africana sono al centro di un’importante iniziativa di ASL Bari. Con il Piano regionale di interventi urgenti, che prevede l’abbattimento di circa 4mila cinghiali in tutta la regione, si punta a tutelare la salute pubblica e la sicurezza alimentare.
In un contesto di crescita costante dei cinghiali selvatici, diventa fondamentale la collaborazione tra le diverse realtà coinvolte. Per questo motivo, oggi si è tenuta a Terlizzi una tavola rotonda dal titolo “Suidi selvatici e sicurezza alimentare: nuovo paradigma per la salute del consumatore“.
L’incontro, organizzato dal Servizio Veterinario SIAV B Macroarea Nord, ha riunito esperti e rappresentanti di diverse istituzioni, tra cui ASL Bari, Regione Puglia, Federazione Italiana della Caccia, Libera Caccia, Ordine dei Medici Veterinari. L’obiettivo era quello di condividere conoscenze e competenze per definire una strategia comune per la gestione dei cinghiali, con particolare attenzione alla:
- Sicurezza delle carni: Garantire la sicurezza dei consumatori attraverso controlli sanitari rigorosi e misure di profilassi adeguate.
- Danni alle colture: Ridurre i danni causati dai cinghiali alle colture agricole.
- Incidenti stradali: Limitare il rischio di incidenti stradali causati dall’attraversamento dei cinghiali.
- Zoonosi: Prevenire la diffusione di zoonosi come la trichinellosi.