Ancora stallo sul nuovo ospedale di Andria, la cui realizzazione è immersa nelle nebbie della burocrazia: sulla questione è intervenuta in prima persona la sindaca della città federiciana, Giovanna Bruno, presente ieri ai lavori della prima Commissione Regionale convocata a Bari dal presidente Fabiano Amati.
All’incontro ha presenziato anche l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese che ha depositato una relazione predisposta dagli uffici sugli aspetti economici del nuovo ospedale. L’assessore ha confermato, ancora una volta, che trattasi di un ospedale di II livello con 400 posti letto.
Il progetto complessivo prevede un aumento costi di ulteriori 150 milioni di euro, che si aggiungono ai 138 milioni già in capo alla Regione. La progettazione definitiva non risulta ancora conclusa. La prima cittadina andriese ha chiesto una task force regionale per ovviare allo stallo burocratico e soprattutto date certe entro cui ognuno faccia l’adempimento che gli è dovuto. Assenti in audizione sia Asset che la Asl Bat.
I risultati dell’incontro sono stati presentati poi nel pomeriggio di ieri alla Conferenza dei sindaci della Bat. «Formalizzerò le mie richieste al presidente Emiliano – ha detto la sindaca Bruno – chiedendo che venga dato seguito effettivo al suo garantito impegno per la realizzazione di questo ospedale. Nutro profonda amarezza per descrivere lo stato di non avanzamento del nuovo ospedale perché di fatto in questa relazione non si aggiunge e non si toglie nulla rispetto a quello che già da due anni in avanti abbiamo ascoltato. Due anni di stallo per questa vicenda, rispetto alla quale il nostro consiglio comunale è pronto da tempo per approvare tutte le varianti urbanistiche necessarie. Ma siamo ancora al nulla di fatto».
Critica sulla questione anche la consigliera del M5S e delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari: «Il nuovo ospedale di Andria è un presidio fondamentale per tutta la Provincia, che sconta una ormai atavica carenza di posti letto, e deve essere un impegno comune arrivare il prima possibile alla sua realizzazione. Oggi non possiamo che esprimere amarezza per la relazione scritta dagli uffici e letta dall’assessore Palese, un documento che non ci soddisfa assolutamente, perché non fornisce nuovi elementi di chiarezza rispetto a quanto già sapevamo».
Nebulose le risposte di Palese sulla dotazione finanziaria, che diventa fondamentale per garantire l’effettiva realizzazione di tutti i reparti: «È fondamentale fare un passaggio anche sul reparto di cardiochirurgia che non può essere ‘spezzettato’, ma deve essere garantito pienamente operativo nel nuovo presidio».