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All’Arnas Civico di Palermo due trapianti di rene in poche ore

PALERMO (ITALPRESS) – All’ARNAS Civico due trapianti di rene in poche ore. Un perfetto lavoro di squadra, reso possibile grazie alla donazione di organi di una giovane, che ha ridato la vita a due pazienti, una donna entrata in lista d’attesa da poco tempo, e un uomo, entrambi in dialisi per insufficienza terminale d’organo. L’intero…

PALERMO (ITALPRESS) – All’ARNAS Civico due trapianti di rene in poche ore. Un perfetto lavoro di squadra, reso possibile grazie alla donazione di organi di una giovane, che ha ridato la vita a due pazienti, una donna entrata in lista d’attesa da poco tempo, e un uomo, entrambi in dialisi per insufficienza terminale d’organo. L’intero percorso che ha portato alla realizzazione dei due trapianti è stato coordinato dal CRT Sicilia. A eseguire gli interventi è stata l’equipe dell’unità operativa dipartimentale chirurgia in uremico e trapianti di rene guidata da Saverio Matranga. “Un’attività chirurgica intensa – commenta Matranga – , con una programmazione improntata al risparmio dei tempi e all’efficienza delle procedure, per la quale ringrazio medici, infermieri e ausiliari che hanno lavorato in maniera esemplare. Nel reparto di nefrologia, inoltre, i pazienti hanno trovato una famiglia che li ha accolti a braccia aperte offrendo il meglio dell’assistenza medica e umana”.
L’Arnas Civico, secondo le linee guida emanate dal Centro Nazionale Trapianti, ha velocizzato l’iter per la preparazione dei pazienti per l’inserimento in lista d’attesa. “Oggi l’esecuzione degli esami preliminari avviene velocemente – spiega il chirurgo – per salvaguardare ulteriormente i pazienti che attendono un organo. Ciò è possibile grazie al lavoro svolto dai nefrologi e dagli infermieri altamente specializzati che seguono i pazienti nell’intero percorso di cura”.
L’azienda ospedaliera garantisce ai pazienti anche l’emodialisi e la dialisi peritoneale nei casi in cui è possibile. “La dialisi peritoneale – illustra Matranga – è un trattamento sostitutivo dell’insufficienza renale cronica terminale alternativo all’emodialisi con caratteristiche molto diverse e che, nei casi in cui è possibile eseguirla, ne evita le complicanze. Si tratta di una terapia che il paziente può eseguire a casa propria”.
La procedura tradizionale, ossia l’emodialisi, prevede che il sangue del paziente venga fatto passare attraverso una specifica macchina che svolge la funzione di filtro, per poi essere reimmesso nell’organismo depurato, mentrela dialisi peritoneale utilizza la membrana peritonea, rivestimento interno dell’addome, come filtro, al posto della macchina. Il medico decide l’approccio più adatto per il paziente in base a vari fattori.

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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