Dopo le recenti aggressioni al personale sanitario in Puglia, arriva la prima proposta di legge regionale per prevenire e contrastare questo tipo di episodi. A depositarla è stato il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani.
La proposta, spiega, ha l’obiettivo di «fornire al sistema sanitario regionale, sulla base di indicazioni omogenee su tutto il territorio pugliese, strumenti per l’adozione di opportune misure di formazione, prevenzione e protezione dei lavoratori, anche per gestire le conseguenze emotive di questi episodi, evitando che i disagi possano degenerare in sofferenza cronica, disturbi post traumatici e demotivazione lavorativa».
Alla luce dei fatti di cronaca delle ultime settimane, Pagliaro sottolinea che le aggressioni al personale sanitario «oltre a mettere a rischio l’incolumità fisica e psichica degli operatori, creano un clima di insicurezza e paura causando stress e disturbi psicologici» e per questo «è urgente intervenire, prima di tutto per monitorare la situazione, e poi per mettere in atto una serie di iniziative mirate a prevenire, scoraggiare e contrastare i possibili atti di violenza».
Tra gli strumenti previsti dalla proposta presentata dal capogruppo de La Puglia domani, c’è l’adozione di protocolli d’intesa tra le Asl regionali e le forze di polizia del territorio finalizzate anche ad attivare il cosiddetto sistema di allarme rapido, sperimentato nell’azienda sanitaria locale di Bari già da luglio 2023.
«Tra i motivi di questa escalation di violenze c’è senza dubbio un cambiamento di atteggiamento culturale nei confronti del personale sanitario, ritenuto responsabile di attese, ritardi e qualsiasi disservizio, senza che invece venga considerato il lavoro efficace e competente della maggioranza degli operatori sanitari, ma anche e soprattutto le condizioni di sovraffollamento e di attesa di alcuni reparti, in modo particolare i pronto soccorso», evidenzia Pagliaro ricordando che già nel 2017 il Ministero della Salute «ha emanato una raccomandazione per prevenire comportamenti aggressivi e violenza contro gli operatori sanitari, attraverso l’adozione di misure che consentono di ridurre, se non eliminare, le condizioni di rischio». Nel marzo del 2018, poi, la Commissione nazionale per la formazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, indicava «come tematica di interesse nazionale la gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti dell’operatore sanitario».
Si tratta dunque, nota Pagliaro, «di un punto fortemente critico che ha assunto ormai proporzioni di vera emergenza. Da qui la mia proposta di legge, che mi auguro possa essere subito portata in discussione e approvata in Consiglio regionale, per garantire sicurezza e serenità a chi si prodiga per dare assistenza sanitaria ai cittadini», conclude.