A Rutigliano la prima Centrale operativa territoriale dell’Asl Bari realizzata con fondi Pnrr

È pronta a Rutigliano la prima delle 12 Centrali operative territoriali (Cot) dell’Asl Bari realizzata grazie ai fondi del Pnrr.

La Cot di Rutigliano sorge al primo piano dell’ala storica dell’attuale Presidio territoriale assistenziale di Rutigliano, ex ospedale civile “Monte dei Poveri”, completamente riqualificato, ed è stata realizzata per ospitare due sale operative con quattro postazioni, un ufficio di coordinamento, uno dedicato alla telemedicina e una sala riunioni, secondo i modelli riportati da Agenas e promossi dal Ministero della Salute.

Si sviluppa su una superficie totale di 175 metri quadrati e, come nelle altre sedi previste, sarà dotata di tutti gli strumenti tecnologici necessari al suo funzionamento.

La struttura è stata ristrutturata per un investimento complessivo di circa 194mila euro nell’ambito della Missione 6 Salute del Pnrr.

La Centrale operativa territoriale svolge una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza. Obiettivo della Cot è quello di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.

La Centrale assume un ruolo di raccordo tra i vari servizi e la persona attraverso una strategia digitale e data-driven sui diversi percorsi di dimissione da ricoveri e soprattutto, attraverso l’identificazione di percorsi di cura più adeguati, rispetto al profilo, clinico e sociale, del cittadino. La Cot può essere definita come il punto di contatto tra le diverse fasi del percorso di cura del paziente con patologie croniche o acute.

Le attività della Centrale operativa territoriale sono a disposizione di tutti gli attori del sistema, personale distrettuale e ospedaliero, ovvero: medici di Medicina generale, Pediatri di Libera scelta e medici di continuità assistenziale, medici specialisti ambulatoriali interni, e altri professionisti sanitari presenti nei servizi aziendali e distrettuali nonché personale delle strutture di ricovero intermedie, residenziali e semiresidenziali.

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