Sta bene la signora Anna, 104 anni, operata all’ospedale di Scorrano per una frattura al femore, e ora sorridente insieme agli operatori del reparto di Ortopedia e ai suoi familiari.
La frattura del femore è dolorosa e complessa a qualsiasi età ma in una persona anziana, soprattutto se ultracentenaria, assume contorni molto più preoccupanti.
Determinanti, però, i tempi di intervento, come dimostra la storia della signora Anna.
La frattura del femore, spiega il direttore dell’Ortopedia dell’ospedale di Scorrano, dottor Ennio De Cruto, «nell’anziano rappresenta un evento grave, con un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e con ricadute considerevoli in termini di salute pubblica».
Il caso della signora Anna, però, «ci dice come, per ridurre o minimizzare le complicanze quod vitam, assume particolare importanza il timing capace di organizzare un tempestivo trattamento chirurgico con artroprotesi o osteosintesi, allo scopo di rimettere in piedi il prima possibile il paziente», aggiunge De Cutro, sottolineando che «questo risultato è stato possibile grazie a un team multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali quali ortopedico, anestesista, geriatra, fisiatra e non in ultimo un personale infermieristico dedicato».
L’Ortopedia dell’ospedale di Scorrano ha eseguito nel 2022 e 2023 oltre 350 interventi l’anno in pazienti anziani con frattura di femore.
Le fratture di femore negli over 65 rappresentano, nel presidio di Scorrano, oltre un un terzo dei ricoveri totali di Ortopedia, che in collaborazione con gli anestesisti tratta ogni giorno pazienti spesso complessi, fragili e con comorbidità a gestione polispecialistica.
