SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Mari e Monty: locali, baie e amarcord. L’incanto di Torre a Mare

Avevo da poco compiuto 14 anni e in regalo avevo ricevuto un “Grillo.” Non l’animale, ma il motorino. Quello con i pedali che, se si “scattava” il motore, almeno poi potevi tornartene a casa pedalando. Era estate e con un motore che arrivava massimo ai 50 chilometri orari (sennò poi tremava come una caffettiera sul…

Avevo da poco compiuto 14 anni e in regalo avevo ricevuto un “Grillo.” Non l’animale, ma il motorino. Quello con i pedali che, se si “scattava” il motore, almeno poi potevi tornartene a casa pedalando. Era estate e con un motore che arrivava massimo ai 50 chilometri orari (sennò poi tremava come una caffettiera sul punto di eruttare) non è che ti potessi allontanare più di tanto. E così, quando si voleva andare fuori Bari con gli amici, la scelta era facile: Torre a Mare. Luogo dove ancora oggi, a distanza di tanti anni da allora (dai, non fatemi dire quanti, altrimenti mi metto a piangere), adoro andare. Perché Torre a Mare ha un fascino ineguagliabile che non saprei nemmeno da che parte iniziare a raccontare, ma che seduce tutti.

All’epoca mi fermavo “a stare” (come si dice oggi) al “Tam Tam“, gelateria storica che è durata per tantissimi anni e che accoglieva tutti i giovani dell’epoca, ma di locali ce ne erano e ce ne sono tuttora a bizzeffe. Torre a Mare porta quel nome per la torre cinquecentesca che spicca in piazza e dove spesso vengono ospitati eventi culturali, ma paradossalmente di quella suggestiva piazzetta essa è forse il posto meno noto. Tanti amano percorrere, infatti, quel lungo viale pedonale che costeggia le imbarcazioni ormeggiate e dove, se non si sta attenti, a volte si può anche ricevere una “gavettonata” d’acqua di mare in testa, quando fuori infuria il tempaccio.
Chi non ha passato momenti felici a Torre a Mare? Magari mangiando di gusto da “Zia Teresa” o da “Nicola.” Chi non si è recato di pomeriggio nelle gelaterie attigue al monumento al pescatore? La statua, cioè, che raffigura Nettuno che infilza un grosso polpo e che si dice, una volta toccata, sia di buon auspicio per eventuali future gravidanze? Chi non ha mai fatto un bagno nelle tante calette che da San Giorgio (altro posto di cui parleremo in una prossima puntata) arrivano sino a Mola di Bari? Per esempio, tra le altre, quella vicino al chioschetto denominato “Ske”, sempre piena di gente e che la sera ha talvolta offerto anche momenti di intrattenimento? E come dimenticare il ristorante “Grotta Regina”?
Torre a Mare è una località tipicamente estiva, ma in realtà, vuoi per il nostro bel clima che per la comodità di arrivo, si vive tutto l’anno alla fine. Foss’anche solo per una breve passeggiata. Oltre che per la sua vicinanza ad altri luoghi, come San Giorgio appunto, Noicattaro o Mola di Bari, che distano da essa, come si suol dire, solo “uno sputo”. Pensate che io ci portavo pure il cane dal veterinario e poi era d’obbligo la tappa fissa a “U’gelatir’e”, dove gustarsi un cono era sempre cosa buona e giusta. Mi sono sempre domandato come mai ci fosse tanta ricchezza in un posto tanto piccolo e poi mi sono dato la risposta da me: perché spesso le cose più semplici sono le migliori. E Torre a Mare è sicuramente tra queste.

ARGOMENTI

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!