Xylella, anche fichi e vigneti vanno ko: «Mezzo milione per il nuovo focolaio»

Stato di massima allerta in Puglia per la nuova variante di Xylella fastidiosa che minaccia vigneti e alberi da frutto. Ieri l’allarme è arrivato dall’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia che ha riferito in aula sulle nuove piante positive scoperte nelle campagne di Triggiano. Dopo i sei alberi di mandorlo, abbattuti nei giorni scorsi, ora sono spuntati altri due casi, un vigneto e un albero fico individuati nella stessa zona di monitoraggio.

«I controlli a tappeto che stiamo effettuando – ha detto in aula Pentassuglia – estesi ad un raggio di 2,5 chilometri dall’epicentro del focolaio, ci hanno fatto scoprire purtroppo altri casi, così come si temeva. Adesso siamo in attesa di analisi più approfondite da parte di un’università americana per stabilire da quanto tempo la nuova». Va detto che questo nuovo ceppo, cosiddetto “fastidiosa fastidiosa”, è ancor più pericoloso di quello tradizionale, la Xylella pauca, tristemente conosciuta negli ultimi dieci anni. In California e in altri Paesi fra cui il Portogallo e la Spagna, ha devastato intere produzioni di vigneti, ma anche frutteti. Da qui la necessità di mobilitarsi in tempi brevi per fronteggiare la diffusione su altri territori.

«Ho coinvolto l’Osservatorio fitosanitario per intensificare le attività nel focolaio – ha aggiunto Pentassuglia – ma ho anche allertato il Ministero dell’Agricoltura affinché ci sostenga insieme alle altre regioni in questa che s’annuncia come una nuova emergenza». Si possono quantificare le risorse necessarie per combattere le due varianti? «Nell’immediato per il focolaio di Triggiano che si sta espandendo verso il Nord barese servono circa mezzo milione di euro, mentre per risanare gli uliveti già distrutti abbiamo chiesto nell’attuale ciclo di programmazione circa 1,4 miliardi per risarcire gli agricoltori e favorire i reimpianti».

A sostenere l’appello di Pentassuglia la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, intervenuta a nome di tutti i partiti: «Servono misure straordinarie da parte del governo per combattere la Xylella in Puglia. L’economia agricola della nostra regione da diversi anni è stata fortemente colpita. Il virus della Xylella procede e si è trasformato con nuovi ceppi: è di questi giorni la notizia di un nuovo focolaio che ha colpito prima i mandorli e ora un vigneto e anche alberi di fico».

E ancora: «Le risorse per affrontare questa emergenza sono ancora insufficienti, è necessario che il governo stanzi nuovi fondi per affrontare la situazione e per scorrere le graduatorie per i reimpianti. Il patrimonio pugliese da un parte va salvaguardato e dall’altra bisogna intervenire per rigenerarlo».

Sulla vicenda interviene anche il presidente dell’Ordine degli agronomi Oronzo Milillo: «La situazione rischia di precipitare, sappiamo che le piante colpite sono almeno una ventina ed il nuovo ceppo potrebbe presto diffondersi a macchia d’olio. Il nostro appello è a ridurre i tempi di abbattimento delle piante infette accorciandoli dai 40 giorni attuali ad una settimana. Serve l’istituzione di un’agenzia regionale deputata alla lotta alla Xylella ed adeguati ristori per gli agricoltori che vanno coinvolti attraverso una capillare e massiccia campagna di informazione e formazione».

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