Nel 2021, in Puglia, sono stati 2.276 i nuovi accessi ai Centri antiviolenza (Cav) e alle Case Rifugio, un dato più alto rispetto ai 2059 accessi del 2019. Il dato, relativo al monitoraggio degli accessi delle donne che hanno chiesto aiuto nella regione è stato anticipato dall’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone, e sarà approfondito domani, 8 marzo, durante la conferenza stampa per illustrare le azioni intraprese dalla Regione Puglia per l’autonomia e l’indipendenza delle donne che hanno subito violenza.
Dai dati, emerge che le donne che hanno fatto ricorso all’assistenza dei Cav e delle Case rifugio sono di nazionalità italiana per l’88% dei casi. Fra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l’ex partner, che rappresentano complessivamente l’81,9%, Sul totale delle donne seguite dai Cav, nel 2021 ha denunciato il 43,1%.
Le risorse finanziarie destinate ai percorsi di autonomia delle donne prese in carico, per il biennio 2022-23 ammontano a circa 500mila euro e vanno ad integrare, con interventi flessibili e personalizzati, la misura regionale del ReD destinato alle donne vittime di violenza, che fino ad ora ha visto circa 300 beneficiarie. Complessivamente le risorse finanziarie destinate alla prevenzione e contrasto della violenza sulle donne, per il 2022-23, ammontano a circa 4 milioni di euro.
Alla conferenza stampa prevista per domani alle 10, nella sala al quinto piano della sede della Regione Puglia in via Gentile, parteciperanno, con l’assessora Barone, la direttrice del dipartimento regionale al Welfare, Valentina Romano, e dalle referenti dell’area antiviolenza e dell’area Pari opportunità dell’assessorato al Welfare, Giulia Sannolla e Tiziana Corti. Interverrà in collegamento video Stefania Corsi del dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio. Prevista anche la partecipazione del presidente Michele Emiliano.