Viviana Guarini, psicologa e formatrice, esperta di comunicazione, è l’esempio dell’enfant prodige, «la mia passione per la politica nasce presto. A 15 anni nella politica studentesca e a venti in quella universitaria, mi sono innamorata dell’impegno civile e collettivo. In quegli anni ho riconosciuto il mio daimon (spirito guida), che mi accompagna ancora oggi».
Che anni erano quelli?
«Anni delle riunioni fiume, delle manifestazioni, degli ideali, della lealtà, delle notti insonni passate a discutere e sognare. Nelle piazze sono nata e nelle piazze sono sempre stata. Perché vivere le piazze significa vivere la realtà».
Perché candidarsi ?
«Arriva un momento in cui non basta stare a guardare. Quando ami la tua terra, la difendi. E quando la difendi da sempre, arriva il tempo di farlo anche da dentro le istituzioni».
Perché il Movimento 5 Stelle?
«Per me, significa tornare a casa. Dieci anni fa sono stata eletta in Regione. Dopo tre mesi ho subito un ricorso e ho restituito 13mila euro di stipendi devolvendoli al reparto oncologico pediatrico di un ospedale, e poi sono tornata a essere una semplice attivista. Per me un contenitore coerente con i temi per me fondamentali: la pace, la politica contro il riarmo, la parità di genere, la battaglia contro il consumo di suolo, il welfare, i diritti sociali, il diritto alla casa, le politiche giovanili e una sanità pubblica, universale e accessibile».