La lista di Forza Italia della provincia di Foggia torna in campo. L’ufficio centrale circoscrizionale del tribunale del capoluogo dauno, presieduto da Carmine Luca Volino, insieme ai componenti Federica Porcelli e Antonella Cea, ha ammesso la lista circoscrizionale Forza Italia-Berlusconi- Ppe- Lobuono presidente, alla competizione elettorale del 23 e 24 novembre prossimi, quando i cittadini pugliesi saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente delle Regione Puglia e il nuovo Consiglio regionale.
Finisce così, con la soddisfazione dei berluscones, una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso il centrodestra di Capitanata per tutto il week-end: «La lista di Forza Italia è stata ammessa dalla Commissione elettorale. Perciò, possiamo riprendere serenamente e con rinnovata grinta la campagna elettorale in corso con il candidato presidente Luigi Lobuono», annota il coordinatore regionale Mauro D’Attis. Lo stesso che ha trascorso tutto il fine settimana impegnato nella risoluzione di questo incidente, in collegamento costante sia con i dirigenti di Foggia che con i vertici nazionali del partito a Roma. La lista era stata esclusa, subito dopo la presentazione sabato mattina, perchè mancava l’avallo del rappresentante legale del partito, Fabio Roscioli, tesoriere azzurro, l’unico titolato a presentare le liste senza dover raccogliere le firme, come prevede la norma in vigore, visto che si tratta di un partito politico con rappresentanti in Parlamento.
In sua vece aveva validato le candidature il capogruppo alla Camera dei deputati, Paolo Barelli, facendosi autenticare da un suo collega: Alessandro Battilocchio. In virtù di questa anomalia, nonostante le commissioni elettorali delle altre cinque province pugliesi avessero ritenuto la firma di Barelli sufficiente, quella di Foggia aveva deciso il contrario. Così, domenica pomeriggio si è costituta una war room in cui sono entrati lo stesso D’Attis, il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, il dirigente provinciale Raffaele Di Mauro e alcuni avvocati esperti di diritto amministrativo e civile. E proprio i legali hanno scovato, nelle pieghe della legislazione elettorale, un comma che concede la possibilità di sanare la questione presentando nuova documentazione il giorno successivo «alle ore 9».
A quel punto è stato allertato anche il segretario nazionale, Antonio Tajani, il quale ha sollecitato un notaio di Roma che ha raccolto e autenticato la firma di Barelli nel mentre il capogruppo assisteva alla partita di calcio Lazio-Juventus allo stadio Olimpico. Contestualmente, si è precipitato a Roma il consigliere regionale e candidato Paolo Dell’Erba per recuperare il documento, con il sigillo notarile, facendo poi immediato ritorno a Foggia in piena notte. Solo così, D’Attis, Di Mauro e l’avvocato Enrico Follieri di buon mattino hanno potuto presentare alla commissione i nuovi e validi certificati, ritenuti – nella tarda serata di ieri – sufficienti dalla commissione e riportando così in pista sia la lista di Forza Italia che i candidati, i quali hanno subito ripreso la campagna elettorale.
Stesso esito positivo, e quindi riammessa, ha avuto la lista dei «Popolari per Decaro», avendo prodotto nuovi documenti. E’ ancora escluso, invece, il candidato della Lega, Antonio Tancredi, che aveva allegato documenti, come il certificato elettorale, non idonei. Di conseguenza, i dirigenti del Carroccio hanno fatto ricorso alla commissione elettorale regionale a Bari e al Tar Puglia, per ripotare in pista il candidato di Cagnano Varano.
