Esponente della società civile, di area liberale, conosciuto in tutta Italia: l’identikit del candidato civico del centrodestra alla presidenza della Regione potrebbe corrispondere a Nicola Porro. Il nome del giornalista, romano di nascita ma di famiglia pugliese, circola nella Capitale e, in vista del 2025 o 2026, potrebbe prendere quota se Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati non dovessero trovare l’intesa su candidati di stampo politico come il sottosegretario Alfredo Mantovano, l’europarlamentare Francesco Ventola e il deputato Andrea Caroppo.
L’indiscrezione
Lanciata dal “Foglio”, l’indiscrezione legata a Porro è confermata da chi i palazzi romani li frequenta abitualmente. A fare il suo nome sarebbe stata la premier Giorgia Meloni in persona, decisa a espugnare una Regione che negli ultimi vent’anni è diventata un fortino del centrosinistra. Ma perché proprio Porro? Perché il giornalista sarebbe gradito anche agli alleati e, pur essendo «romano di nascita» e «milanese per lavoro» (come egli stesso tiene a precisare), è pur sempre «pugliese di famiglia». I Porro, infatti, sono originari della Bat e nei pressi di Barletta hanno una tenuta nella quale producono olio e vino. Insomma, pur non essendovi nato, Nicola Porro ha radici e interessi economici in Puglia, oltre a essere un volto noto della tv e un riferimento culturale per la destra, soprattutto per quella di area liberale. Il suo nome era stato fatto anche nel 2020, ma all’epoca il centrodestra puntò su un big come Raffaele Fitto. Chissà che alle prossime regionali, con Fitto ormai ai vertici della politica europea, Porro non decida di accettare le “avances” di Meloni.
Le alternative
In alternativa a Porro, il centrodestra potrebbe puntare su un imprenditore pugliese. Si tratterebbe, in ogni caso, di un “piano B” rispetto all’ipotesi di un candidato politico, cioè espressione dei partiti. Su questo versante, i nomi che circolano sono quelli del sottosegretario Mantovano, figura autorevolissima della quale però Meloni difficilmente priverebbe il governo, Ventola, europarlamentare di Fratelli d’Italia vicino al neo-vicepresidente della Commissione europea Fitto, e Andrea Caroppo, giovane deputato salentino di Forza Italia.