Resta appesa a un filo la candidatura del consigliere regionale, delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena, in corsa per un posto nella lista «Per la Puglia». Ieri, si è tenuto il vertice decisivo tra il coordinatore della civica, Saverio Tammacco, che da settimane pone un veto sull’ex forzista, e il candidato presidente del centrosinistra, Antonio Decaro.
Un incontro fiume, durato fino a tarda sera, il cui esito non è stato ancora reso noto. Tammacco teme che la presenza di Lacatena, forte di un consenso elettorale robusto, possa compromettere gli equilibri interni della lista, spingendo altri candidati al ritiro. Ma il pressing degli alleati, incluso quello di alcuni consiglieri regionali uscenti, resta fortissimo: tutti considerano Lacatena una pedina utile per consolidare il voto moderato nel Barese.
Mentre la questione resta in sospeso, Fabiano Amati ha rotto gli indugi. Dopo il siluramento subito dal Pd, l’assessore uscente ha ufficializzato la sua candidatura in «Per la Puglia» nel collegio di Brindisi, sancendo così il suo passaggio definitivo nell’area civica che sostiene Decaro. Più movimentato, invece, il percorso dell’ex direttore generale di «Sanità Service Bari», Fabrizio Daddario, già tentato dall’idea di candidare nella Lega la consigliera comunale barese, Nicoletta Milone, eletta nella lista «Con» e vicina al suo gruppo politico.
Daddario, archiviato da un’inchiesta giudiziaria e in attesa di un reintegro nel sistema sanitario regionale, era rimasto fuori dalle nuove nomine dei direttori generali a causa del veto di Decaro su Emiliano. Pronto a rompere con il centrosinistra, sarebbe stato recuperato in extremis da ambienti del Pd, e ora pare essersi riallineato sul sostegno al parlamentare Ubaldo Pagano, candidato di punta del governatore uscente.
Intanto la campagna elettorale entra nel vivo. Il candidato del centrodestra Luigi Lobuono ha rilanciato l’attacco sulla sanità: «Anni di attesa per un esame diagnostico sono un’indecenza. Se i cittadini ci daranno fiducia – ha dichiarato – avvieremo una programmazione rivoluzionaria, tagliando sprechi e restituendo efficienza al sistema sanitario, con il supporto del governo Meloni». Nessuna indicazione sulle modalità.
Sul fronte opposto, il segretario regionale del Pd, Domenico De Santis ha annunciato l’accordo con «Più Europa», che entrerà nella coalizione progressista guidata da Decaro. Sanità pubblica di prossimità, mobilità sostenibile, tutela dell’ambiente e diritti civili sono i pilastri del programma comune, frutto di un’intesa con il commissario regionale Marco Silvestri. L’obiettivo: rafforzare la proposta riformista e europeista del centrosinistra in vista del voto del 23 e 24 novembre. A chiudere una nota polemica. Fratelli d’Italia ha protestato contro la presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini nell’aula magna del Policlinico di Bari, dove il leader sindacale ha criticato il governo Meloni durante un incontro con i lavoratori della sanità.«Riteniamo inopportuno – hanno dichiarato i consiglieri regionali di FdI – l’uso di spazi universitari a fini elettorali.
La par condicio vale per tutti, e chi ha autorizzato Landini dovrà ora concedere lo stesso spazio anche ad altre sigle sindacali». Tra veti, alleanze e accuse incrociate, la campagna per le regionali pugliesi si scalda sempre di più. E il centrosinistra, tra tensioni interne e intese nuove, cerca ancora la quadratura del cerchio a un passo dalla presentazione delle liste.