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Verso le Regionali, Fabiano Amati ora fa la conta e si autocandida nel Pd

Nel Brindisino il centrosinistra lavora per ricomporre le divisioni interne. A tenere banco è la questione Amati, Matarrelli e Vizzino. Proprio il consigliere regionale, Fabiano Amati, ieri, ha lanciato un appello all’unità della coalizione, proponendo una soluzione condivisa nella composizione delle liste provinciali. «Una soluzione c’è - ha detto - e non si capisce perché…
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Nel Brindisino il centrosinistra lavora per ricomporre le divisioni interne. A tenere banco è la questione Amati, Matarrelli e Vizzino. Proprio il consigliere regionale, Fabiano Amati, ieri, ha lanciato un appello all’unità della coalizione, proponendo una soluzione condivisa nella composizione delle liste provinciali. «Una soluzione c’è – ha detto – e non si capisce perché non bisognerebbe perseguirla». La proposta mira a un equilibrio tra rappresentanza e competitività: Mauro Vizzino e Alessandro Leoci nella lista «Per Antonio Decaro Presidente», Toni Matarrelli in «Decaro Presidente» e Fabiano Amati nel Partito democratico. Un assetto che, secondo Amati, permetterebbe di «offrire buone possibilità di elezione, riducendo al minimo contrasti e sovrapposizioni».

L’appello di Amati ha già raccolto numerose sottoscrizioni da parte di amministratori locali, «segno di un consenso diffuso intorno all’idea di superare vecchie contrapposizioni». Tra i firmatari figurano i sindaci Giovanni Allegrini, Lorenzo Perrini, Francesco Zaccaria insieme a consiglieri e segretari dei circoli del Pd della provincia, come Fabio Sibilio e Mauro Truppa. Si sono aggiunti poi anche la presidente del Consiglio comunale di Ostuni, Rosa Parisi, e l’esponente Pd di Carovigno, Michele Lomonaco. Anche a causa di questi contrasti interni, la direzione regionale del partito che dovrebbe validare le candidature non si terrà prima della fine della settimana.

Intanto, continua il viaggio del candidato governatore del Campo Largo, Antonio Decaro. Ieri, infatti, si è trattato davvero di una viaggio in treno, questa volta, per ascoltare la voce dei pugliesi. Su un regionale di uno dei servizi in concessione, per verificare di persona lo stato del trasporto pubblico e raccogliere suggerimenti dai pendolari. In Puglia la rete ferroviaria si estende per 1.680 chilometri, suddivisi tra cinque gestori. Una rete articolata ma disomogenea, che spesso presenta ritardi, corse soppresse e mancanza di coincidenze. «Ho voluto fare un sopralluogo come amministratore e come candidato – spiega Decaro – per capire cosa funziona e cosa no. Ci sono tratte ancora con un solo binario, come quella d’ingresso a Bari centrale, che crea rallentamenti e disservizi. Dobbiamo intervenire per coordinare i servizi, migliorare l’affidabilità e offrire una mobilità davvero pubblica e accessibile».

Una rete più efficiente Decaro sottolinea la necessità di un sistema coordinato tra ferro, gomma e mobilità sostenibile, con orari sincronizzati e un biglietto unico regionale: «Chi scende dal treno deve trovare subito un autobus o un mezzo in sharing per raggiungere la destinazione». Altro tema centrale, i collegamenti con il resto d’Italia. «Non è accettabile che la Puglia resti isolata o che viaggiare verso Roma costi più che da altre regioni. Dovremo lavorare con il Governo per aumentare le frequenze e rendere i collegamenti più accessibili», evidenzia il candidato governatore.

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