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Una panchina rossa contro la violenza sulle donne al Policlinico di Bari

Una delle panchine presenti nel piazzale di Asclepios, al Policlinico di Bari, è stata dipinta di vernice rossa: un simbolo visibile e permanente per promuovere la cultura della non violenza e fondata sul rispetto.

L’iniziativa dell’ospedale barese in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha l’obiettivo, come spiega il direttore generale Giovanni Migliore, di «promuovere la cultura del rispetto».
«È necessario oggi più che mai ribadire l’impegno contro la violenza sulle donne e per la piena affermazione del ruolo delle donne nelle comunità e nel mondo del lavoro – ha detto Migliore -. La violenza si manifesta non solo con aggressioni fisiche, ma anche con ricatti psicologici, minacce verbali, stalking e molestie sul luogo di lavoro. La panchina rappresenta una sorta di memento che abbiamo voluto posizionare proprio nella piazza principale dell’ospedale perché il messaggio possa arrivare a tutti, uomini e donne, pazienti e dipendenti. Di fronte alla violenza contro le donne non possiamo guardare dall’altra parte.
Al pronto soccorso i nostri professionisti si occupano di assistere e curare le donne vittime di violenza e indirizzarle verso percorsi dedicati che possano portare a denunciare i loro aggressori. Come azienda, inoltre, vogliamo promuovere un questionario che indaghi il fenomeno delle discriminazioni di genere e delle molestie sul luogo di lavoro: si tratta di un utile strumento di prevenzione, monitoraggio e rilevazione di un fenomeno in gran parte sommerso, in grado di aumentare la consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori verso la presenza di eventi violenti o di molestie», ha concluso il direttore generale del Policlinico.
A inaugurare simbolicamente la panchina rossa è stata la direttrice amministrativa del Policlinico di Bari, Tiziana Di Matteo. Come testimonial contro la violenza sulle donne hanno prestato il volto infermiere, dottoresse, specializzande, assistenti sanitarie, operatrici sociosanitarie, ingegnere.

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