La Capitanata si conferma provincia imprenditoriale a «vocazione femminile». Infatti continua la crescita delle imprese «rosa» nonostante la crisi economica legata al Covid. Anche 2021 il saldo tra nuove imprese femminili e quelle cessate, presenta un saldo positivo di 333 unità. Un salto importante rispetto al 2020, anno nero per il sistema d’impresa, che comunque aveva visto un saldo positivo sia pure solo di 14 aziende.
L’anno appena chiuso, invece, ha fatto segnare in Capitanata un tasso di crescita pari a +1,8 per cento, superiore alla media nazionale che si è fermata ad un +1,5 per cento, anche se inferiore alla media regionale che in Puglia registra un tasso di crescita del 2,3 per cento. «Il saldo positivo registrato è una buona notizia – dichiara Daniela Eronia, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Foggia- L’intuizione del Comitato, sostenuta dalla Giunta camerale, di prevedere un premio per le imprese femminili nei bandi di Camera di Commercio è stata vincente. Non siamo più gli unici in Italia ma i primi sì. Una buona pratica, quindi, accolta da altri enti camerali. Ora concentriamoci sui fondi del Pnrr con un occhio particolare al consolidamento delle imprese esistenti. Foggia è stato tra i primi comitati in Italia, su cui, molti, forse avevano poche aspettative. Abbiamo ancora necessità di accreditarci in altri luoghi di decisione, a iniziare dalle regioni. Infatti avevamo proposto, proprio alla Regione Puglia, la costituzione di uno specifico fondo per l’imprenditoria femminile. Purtroppo, anche perché sarebbe stata la prima regione in Italia, non siamo state ascoltate. Diverso, invece, quel che ha fatto la Camera di Commercio di Foggia. Su proposta del Comitato, nei suoi bandi, ha previsto una premialità per le imprese femminili». «Da un’impresa partecipante si è arrivati a 23 – ha concluso il presidente- ed altre Camere hanno seguito il nostro esempio e, di questo, siamo onorate. Certo, le risorse non sono adeguate perché 400 milioni sono davvero pochi spiccioli ma siamo di fronte, comunque, a un segnale che riconosce il ruolo delle donne che fanno impresa».
Le imprese femminili registrate in provincia di Foggia al 31 dicembre 2021 sono 18.611, di cui 17.091 attive e rappresentano il 25,8 per cento delle imprese totali. Andando ad analizzare la suddivisione, si conferma l’agricoltura in valore assoluto il settore con il maggior numero di imprese femminili, seguito da commercio e servizi di alloggio e ristorazione.
L’agricoltura è anche il settore che registra nel 2021 il miglior saldo positivo in valore assoluto con +32 aziende. Molto interessante è, però, la crescita in valore percentuale di imprese femminili nelle attività professionali scientifiche e tecniche con un saldo di +16 aziende ma soprattutto un tasso percentuale di +6,3 per cento. Sono state 23 le imprese che fino a oggi hanno beneficiato delle misure di sostegno con la premialità riservata alle imprese femminili e che rappresentano l’11,1 per cento del totale. Una crescita significativa rispetto allo scorso anno che aveva registrato una partecipazione quasi nulla. «Questi numeri dimostrano che l’impegno che il nostro Ente mette in campo per rafforzare la presenza femminile nel panorama dell’imprenditoria locale – ha detto Damiano Gelsomino, presidente della Cciaa di Foggia- produce importanti risultati».