«Mentre assistiamo con dolore e anche sbigottimento all’attacco russo in Ucraina e mentre ci prepariamo con forza e determinazione ad accogliere i primi gruppi di profughi, sentiamo forte il bisogno di rappresentare le difficoltà che le nostre imprese stanno vivendo e che, temiamo, si inaspriranno nei prossimi giorni. Per questa ragione, abbiamo chiesto di incontrare la task force che riferirà criticità e proposte al Ministro Giorgetti». Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, all’incontro che si è tenuto questa mattina, in videoconferenza, con un rappresentante della task force del Ministero dello Sviluppo economico per far fronte alle difficoltà delle imprese derivanti dal conflitto russo-ucraino.
All’incontro ha partecipato anche il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana.
Le relazioni commerciali tra Puglia e Ucraina sono state caratterizzate da un interscambio che nel 2020, nonostante la pandemia, ha totalizzato 172,332 milioni di euro, di cui 18,141 milioni di euro le esportazioni e 154,191 milioni le importazioni. In entrambi i casi la crescita nel 2020 è stata molto sostenuta: +50,5% le esportazioni e +31,9% le importazioni. Tra i prodotti maggiormente venduti, secondo i dati Ice, oli e grassi vegetali e animali, prodotti tessili, mobili, i prodotti da forno e farinacei, articoli di abbigliamento. Tra le merci importate innanzitutto i minerali metalliferi ferrosi, oli e grassi vegetali e animali, prodotti di colture agricole non permanenti, prodotti della siderurgia. Nel 2020 la Puglia ha venduto in Russia beni per oltre 47 milioni di euro. I principali prodotti esportati verso questo mercato sono le macchine per l’industria con una crescita che sfiora il 124% rispetto al 2019; al secondo posto i medicinali e prodotti tetty, seguono gli articoli di abbigliamento, le calzature, i mobili. (Fonte Agenzia Ice). La Russia nel 2020 è stata il 12° partner della Puglia per l’import. Nel corso dell’anno la Puglia ha comprato da questo Paese beni per oltre 203,4 milioni di euro.
Le principali merci importate in Puglia dalla Russia nel 2020 sono l’antracite, un carbone fossile pregiato utilizzato direttamente come combustibile o per la produzione di coke metallurgico, minerali metalliferi ferrosi, prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, prodotti di colture agricole non permanenti, prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica.
«Attualmente – aggiunge Fontana – le difficoltà principali non sono tanto legate all’import-export, le imprese importatrici in particolare stanno riuscendo a fronteggiare il rischio del mancato approvvigionamento delle materie prime che riguardano essenzialmente il settore agroalimentare e quello metallurgico, la problematica è più legata a fenomeni di speculazione e di incertezza dei mercati».










