Un minuto di silenzio per le vittime della guerra prima dell’inizio della seduta odierna del Consiglio regionale della Puglia che ha approvato all’unanimità la mozione contro il conflitto in Ucraina.
Con la mozione, approvata in apertura della seduta, il Consiglio regionale impegna il presidente Michele Emiliano e la Giunta regionale a «rappresentare al Governo Nazionale la condanna con ogni misura e in ogni sede internazionale dell’unilaterale aggressione militare perpetuata ai danni dell’Ucraina e a far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica del presidente russo Putin e delle sue azioni di guerra».
La mozione, inoltre, contiene l’impegno a mobilitarsi per la pace e la garanzia del diritto internazionale, con le altre istituzioni locali e con la società civile, e a richiedere al Governo di attivarsi affinché l’Europa e gli Stati membri coordino un intervento umanitario per l’accoglienza dei profughi ucraini. C’è l’impegno a «richiedere al Governo Nazionale di attivarsi per la messa in atto di un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione, finalizzati a riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per via delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti contro sanzioni e di creare una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (Eni ed Enel), per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia».
«Non si possono usare mezze misure né giri di parole: la decisione del presidente Putin è da condannare senza se e senza ma», ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone. «Dalla nostra Puglia – ha aggiunto -, da sempre unita al popolo russo da una fratellanza anche spirituale, basti pensare al culto del Santo Patrono della Città di Bari, San Nicola, oggi si alza una voce che unisce istituzioni, cittadini, società civile: siamo contrari a questa azione di guerra a un popolo sovrano, siamo contrari alle guerre come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Ce lo dice anche l’articolo 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”», ha ricordato.
Da stanotte e fino al 6 marzo il palazzo di via Gentile, sede della Regione, sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina mentre all’interno sventolerà la bandiera della pace.










