È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia (Burp) il provvedimento della Giunta con il quale il 29 ottobre scorso sono state approvate le linee guida per il riconoscimento delle Destination Management Organization (Dmo), le organizzazioni finalizzate al coordinamento e alla gestione integrata della destinazione turistica, che hanno l’obiettivo di favorire la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per migliorare la competitività e l’attrattività del territorio.
Le Dmo nascono anche come strumento di governo, organizzazione e gestione di una Destinazione turistica, l’ambito territoriale dotato di un complesso di attività, attrattori, infrastrutture, servizi e un’identità riconoscibile, in grado di soddisfare i bisogni e gli interessi di un determinato segmento di domanda turistica.
Le Dmo della Regione Puglia, come previsto dalle linee guida, sono organizzate su base territoriale. La loro estensione e le loro caratteristiche dipendono dall’identità turistica riconoscibile, dalla presenza di attrattori culturali e naturali, dalla capacità ricettiva e dalle potenzialità di sviluppo.
Per la costituzione delle Dmo si fa riferimento agli Ambiti turistici ottimali. Ogni Dmo deve coinvolgere più Comuni, con un numero complessivo di presenze turistiche superiore a 500mila.
Le Dmo possono essere costituite da Enti locali e loro forme associative, Camere di commercio, associazioni di categoria e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, le organizzazioni del terzo settore non aventi forma di impresa, componenti il partenariato economico e sociale.
Inoltre, alla costituzione delle Dmo, possono partecipare altre aggregazioni e istituzioni, comprese quelle religiose, con interesse nello sviluppo della destinazione turistica, operatori economici in forma singola o associata, altri soggetti pubblici e privati con interesse nello sviluppo della destinazione turistica.
Il “gruppo proponente” deve presentare la propria candidatura per il riconoscimento come Dmo descrivendo la struttura organizzativa e giuridica, fornendo un’analisi della destinazione turistica locale, i valori e le motivazioni della costituzione di una governance locale, la mappa dell’area di riferimento, l’elenco degli aderenti e le loro relative funzioni, un business plan su base triennale (con struttura dell’organico, relativo funzionigramma, risorse economiche destinate e fonti di finanziamento).
Dopo un riconoscimento provvisorio, la Dmo ha 180 giorni per completare la costituzione e richiedere il riconoscimento definitivo. Le Dmo riconosciute devono operare in coerenza con le strategie regionali di sviluppo turistico e con la programmazione regionale.