Chi si aspettava un Capodanno da tutto esaurito nelle strutture ricettive pugliesi, è destinato a rimanere deluso. Già, perché le prenotazioni negli alberghi mostrano un calo del 10-12% nel periodo compreso tra metà novembre e gli ultimi giorni dell’anno. E va addirittura peggio per bed and breakfast e case vacanza che, a Bari e dintorni, per la notte di San Silvestro registrano un livello di occupazione che non supera il 35%. A mancare sono soprattutto i vacanzieri italiani, frenati dalle incertezze economiche e spaventati da attentati terroristici come quello che, a Magdeburgo, è recentemente costato la vita a cinque persone.
I numeri
Per il turismo pugliese, dunque, il 2024 non sembra destinato a concludersi col botto. Eppure, fino alla metà di novembre, negli alberghi si era registrato un aumento degli ospiti di circa il 12% rispetto al 2023, con punte del 20 nelle zone turisticamente più attrattive. Che cosa succede adesso? I viaggiatori stranieri che hanno scelto la Puglia per trascorrere le vacanze natalizie non riescono a compensare il calo di quelli italiani, come invece è accaduto nel corso dell’ultima estate. Vale per gli alberghi così come per bed and breakfast e case vacanza di Bari, “presi d’assalto” soprattutto da inglesi e polacchi ma incredibilmente “snobbati” dai nostri connazionali.
Un autentico flop, dunque, che ha diverse cause: «Il rallentamento dei flussi turistici in quest’ultima parte dell’anno è innegabile e impone una riflessione tanto agli operatori quanto alla Regione Puglia – spiega Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi – La condizione economica poco florida e la paura innescata da guerre e attentati terroristici sono determinanti, ma l’aspetto sul quale bisogna lavorare è quello dei servizi. È indispensabile migliorare trasporti, pulizia delle strade e offerta culturale».
Giovanna Castrovilli, presidente dell’Associazione Extralberghiero Terra di Bari, punta il dito contro i ritardi nella programmazione degli eventi per la notte di San Silvestro da parte dell’amministrazione Leccese: «Non abbiamo potuto proporre agli ospiti un programma per Capodanno nei tempi giusti. Si è parlato per lungo tempo del concertone del quale, però, non si conoscevano nemmeno i nomi dei protagonisti. In provincia, invece, Alberobello, Locorotondo e Gioia del Colle si sono mossi per tempo e, forti anche del fascino dei centri storici, hanno registrato un buon numero di prenotazioni».
Le prospettive
Il calo delle presenze a Capodanno non basta a scalfire la soddisfazione di Federalberghi per l’anno che sta per concludersi. I titolari degli hotel pugliesi, però, sono consapevoli delle sfide che li attendono nei prossimi mesi: «Nonostante la flessione registrata nelle ultime settimane, il 2024 resta molto positivo per il turismo regionale – sottolinea Caizzi – Adesso, però, la Puglia deve dimostrare di essere una meta turistica matura e per farlo deve migliorare i servizi».
Il primo test in tal senso è previsto a giugno, quando sarà inaugurato il volo diretto Bari-New York. «Se sapremo farci trovare pronti – conclude il presidente regionale di Federalberghi – la Puglia potrà conquistare mercati come Stati Uniti, Canada, Brasile e Argentina che hanno fatto e continuano a fare la fortuna di tante altre mete turistiche».