L’offensiva russa ai danni dell’Ucraina ha suscitato anche enorme preoccupazione in termini economici per l’intero globo. Il folle attacco del presidente Putin infatti ha creato tensione nei mercati, comportando un rialzo alle stelle delle quotazioni di materie prime, energia, cereali e metalli, oltre che mandare le Borse in picchiata. Basti pensare al +57% del prezzo del gas, o alla continua corsa al rialzo del petrolio.
Inutile nascondere che saranno molto gravi le ripercussioni anche in Italia che guarda con attenzione i delicati sviluppi del conflitto nella speranza che la guerra e le tensioni geopolitiche possano velocemente terminare.
Quali gli effetti nel mondo del turismo, che rappresenta uno dei settori più produttivi per il benessere del nostro Paese? «Al momento, essendo ancora agli inizi, la situazione è imprevedibile – dichiara Luca Scandale, direttore generale “Puglia promozione”.- Le ricadute potrebbero non riguardare soltanto il turismo di provenienza russa, ma un clima più generale: con l’aumento del costo del gas e del petrolio, potrebbero esserci effetti anche sul costo dei voli di linea».
Tanta apprensione anche sul versante lucano, dove il massimo esperto del settore, il direttore generale dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti afferma: «Lo scenario internazionale si riempie di nuove incertezze, ed è prematuro immaginare quali e quante ripercussioni potranno esserci sul mondo del turismo a seguito dell’invasione russa in Ucraina, e degli effetti che ne verranno sull’economia e sul traffico internazionale. Sotto il profilo delle politiche per il turismo, sebbene l’incidenza dei viaggiatori russi in Basilicata sia stata negli anni relativamente trascurabile (tra l’1 e il 2%), tuttavia la Russia rappresentava un mercato di potenziale interesse per il turismo lucano, anche in virtù degli investimenti previsti nella cittadina di Latronico. Il precipitare della situazione determina ovviamente cambiamenti che non è ancora possibile definire con certezza».
