Beni per oltre due milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Bari nei confronti di quattro persone recentemente condannate per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, riciclaggio e detenzione illegale di armi.
Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal gip del tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
Nei confronti dei quattro sono state comminate pene fino a 20 anni di reclusione.
Le indagini condotte dai finanzieri tra il 2017 e il 2021 avrebbero permesso di accertare come i redditi dichiarati dagli imputati e dai loro familiari non fossero tali da giustificare il patrimonio che avrebbero accumulato nel corso degli anni, fatto di immobili, terreni e imprese, con sede a Fasano e Andria e attive nel settore del commercio all’ingrosso di frutta e alimenti.
Nel corso delle indagini è stata scoperta un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti – in particolare marijuana, hashish e cocaina – con base ad Andria, “succursali” nel Brindisino e canali di approvvigionamento in Calabria e Spagna.
L’associazione criminale sarebbe stata attiva nel panorama del traffico internazionale di droga anche avvalendosi di un indagato che viveva nel sud della Spagna e si sarebbe occupato dell’esportazione di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti destinati a rifornire i mercati pugliesi. Il gruppo, inoltre, avrebbe avuto ramificazioni nella provincia di Brindisi, dove un pregiudicato si sarebbe occupato della ricerca di canali di smercio della droga.
Dalle indagini è emerso, inoltre, che gli indagati sarebbero stati soliti utilizzare violenza e armi da sparo, come strumenti per la risoluzione dei conflitti eventualmente insorti in occasione dell’approvvigionamento di droga, come rilevabile dalle condotte di due degli indagati.