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Terna investe in Puglia, pronti 3,2 mld di euro per lo sviluppo della rete elettrica

Il Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna, con oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano), consolida il ruolo di Terna al servizio del Paese per un futuro sostenibile e decarbonizzato. Gli interventi previsti dal Piano sono essenziali per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.

Con 3,2 miliardi di euro previsti dal Piano di Sviluppo 2025-2034, la Puglia è la seconda regione a livello nazionale per investimenti sulla rete elettrica.

Le opere

Gli interventi pianificati sono progettati per garantire la stabilità e la sicurezza della rete elettrica, promuovendo al contempo l’integrazione dei mercati attraverso le interconnessioni con l’estero.

In particolare, il Piano offre una visione di lungo termine, affrontando le esigenze della rete e puntando a sviluppare infrastrutture innovative per incrementare la capacità di transito tra le sezioni di mercato e massimizzare lo scambio di energia.

Tra le principali opere la Dorsale Adriatica che collegherà Foggia e Forlì, garantendo il rafforzamento del corridoio adriatico per i transiti di energia e permettendo un incremento sostanziale della capacità di scambio.

L’elettrodotto in corrente continua sfrutterà la tecnologia HVDC (High Voltage Direct Current) e permetterà una maggiore integrazione della capacità rinnovabile prevista nei prossimi anni, garantendo una rete più stabile, robusta e sostenibile.

Nell’ambito dei progetti di interconnessione, Terna ha avviato a gennaio 2024 la consultazione pubblica per il Gr.Ita2, il nuovo elettrodotto tra l’Italia e la Grecia. Il collegamento sarà composto da due cavi sottomarini di 250 km e potenza fino a 1.000 MW e due elettrodotti terrestri in corrente continua di 50 km che uniranno l’approdo di Melendugno, in Puglia, alla costa greca.

Nel dettaglio, la parte italiana dell’infrastruttura sarà costituita da una stazione di conversione nel Comune di Galatina (LE) dalla quale partirà il collegamento in cavo terrestre di 43 km che giungerà fino all’approdo localizzato nel comune di Otranto.

Per la parte sottomarina del collegamento, invece, è previsto un cavo lungo circa 160 km che raggiungerà la profondità massima di circa 1.000 metri e arriverà in Grecia presso la località di Aetos, per poi proseguire per 110 km fino alla stazione di conversione di Arachthos.

L’intervento consentirà la gestione in sicurezza dell’intera zona Sud e favorirà approvvigionamenti efficienti di energia, grazie alla possibilità di abilitare nuove risorse attraverso il coupling del mercato elettrico e di mantenere lo scambio di energia tra i due Paesi anche in presenza di manutenzioni.

Terna gestisce in Puglia oltre 4.000 km di linee di alta e altissima tensione e 61 stazioni elettriche.

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