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La spesa farmaceutica manda in tilt la sanità pugliese: buco da 300 milioni

Spunta un’amara sorpresa nei bilanci della sanità pugliese relativi al 2024 con un deficit stratosferico che s’aggira sui 300 milioni di euro. Un dato imprevisto considerando la chiusura del 2023 con soli 39 milioni di passivo, a conti fatti quasi dieci volte superiore. Un collasso finanziario annunciato che porterebbe la regione Puglia dritto al commissariamento…
corsia ospedale

Spunta un’amara sorpresa nei bilanci della sanità pugliese relativi al 2024 con un deficit stratosferico che s’aggira sui 300 milioni di euro. Un dato imprevisto considerando la chiusura del 2023 con soli 39 milioni di passivo, a conti fatti quasi dieci volte superiore.

Un collasso finanziario annunciato che porterebbe la regione Puglia dritto al commissariamento statale considerando il piano di rientro a cui è sottoposta da oltre un decennio, senza contare l’eventualità di mettere le mani nelle tasche dei cittadini con l’aumento delle tasse. Per ora scenari inquietanti in attesa dei dati definitivi delle dieci aziende sanitarie.

Lo scenario

Ciò che appare già chiaro, però, è l’emorragia finanziaria che ha caratterizzato tutto il 2024. Un mix micidiale che ha fatto schizzare le uscite in diversi capitoli. A partire dalla famigerata spesa farmaceutica che già lo scorso settembre aveva sfondato i tetti di spesa per circa 237 milioni di euro.

A seguire i viaggi della speranza, i costi per le cure fuori regione dei pazienti pugliesi, che hanno inciso per oltre 200 milioni di euro, a cui vanno sommati i rincari di materie prime e servizi per l’inflazione, le bollette energetiche, i rinnovi dei contratti per il personale sanitario e le nuove assunzioni.

L’attesa

I numeri dei pre consuntivi delle aziende sanitarie, fra Asl, grandi ospedali ed Ircss, sono attesi in questi giorni. Ma la “mazzata” sembra gi scritta e potrebbe risultare persino superiore alla stima effettuata dai tecnici all’assessorato alla salute.

L’unico salvagente disponibile è legato all’accantonamento preventivo da 87 milioni di euro messo da parte nelle leggi di variazioni di bilancio e nel bilancio di previsione 2025 approvati dal consiglio regionale. Risorse che serviranno come l’aria per ridurre il buco nei conti sanitari.

Di certo la Puglia non è sola in questo disastro finanziario considerando che la spesa farmaceutica è schizzata un po’ dovunque, da Nord a Sud, con tetti di spesa ampiamente superati e un surplus di spesa accertato a settembre 2024 di oltre due miliardi di euro.

Non a caso in sede di conferenza stato regioni i governatori di ogni colore politico hanno sollecitato di recente un aumento del riparto nazionale quantificato in almeno quattro miliardi di euro per raddrizzare le finanze dei sistemi sanitari regionali. Intanto all’assessorato alla salute ridimensionano il problema.

Il dato

Il dato attuale da circa 300 milioni di deficit, sottolineano, va calcolato a consuntivo, quando tutte le partite finanziarie fra costi e ricavi saranno certe. Nel frattempo l’assessorato al bilancio ha messo la museruola alle uscite delle dieci aziende sanitarie con monitoraggio mensile dei conti economici.

Il 19 febbraio se ne discuterà in un vertice tecnico che sarà presieduto dal governatore Emiliano e al quale prenderanno parte i direttori generali e gli assessori al bilancio, Fabiano Amati, oltre al vice presidente con delega alla sanità Raffaele Piemontese.

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