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Sicurezza sul lavoro e precarietà, si mobilitano i sindacati pugliesi: giovedì sciopero generale

Sicurezza sui luoghi di lavoro, contrasto alla precarietà, fisco, contrattazione, nuovo modello di fare impresa. Sono i temi al centro dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil Puglia per giovedì prossimo, 11 aprile. La mobilitazione coinvolgerà per 4 ore tutto il settore privato ed è esteso a 8 ore per l'edilizia. Nel 2023, hanno…

Sicurezza sui luoghi di lavoro, contrasto alla precarietà, fisco, contrattazione, nuovo modello di fare impresa. Sono i temi al centro dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil Puglia per giovedì prossimo, 11 aprile.

La mobilitazione coinvolgerà per 4 ore tutto il settore privato ed è esteso a 8 ore per l’edilizia.

Nel 2023, hanno spiegato i sindacati pugliesi durante una conferenza stampa che si è svolta stamattina, si sono registrate 27.580 denunce all’Inail di infortuni sul lavoro, una media di 75 al giorno, 96 gli infortuni con esito mortale compresi quelli in itinere. Dati tendenzialmente in aumento nei primi due mesi del 2024.

Quanto all’occupazione, dei rapporti di lavoro attivati nella regione oltre il 90% sono a termine o con forme precarie e intermittenti, tali da non permettere un salario dignitoso e che necessitano di strumenti di sostegno a partire dalla leva fiscale.

Emergenze che, spiegano Cgil e Uil Puglia, “non trovano risposte nel Governo che anzi vara misure dannose e offensive per i lavoratori, e che favoriscono redditi alti e i furbetti delle tasse”.

Quella dell’11 aprile, spiega Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia, «è l’ennesima tappa che precede anche una grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 20 di questo mese».

Le ragioni dello sciopero generale «sono evidenti – aggiunge Bucci -: si continua a morire sul lavoro, non si contrasta la precarietà, non si sostengono i redditi da lavoro anche attraverso la leva fiscale che invece premia gli evasori. C’è la necessità di rimettere al centro il lavoro, la sua dignità, la tutela dei lavoratori, rinnovando i contratti nazionali e per fare tutto questo serve ascolto da parte del Governo, che addirittura nega la funzione di rappresentanza del sindacato, e dall’altro un nuovo modello sociale di fare impresa. Non è accettabile – conclude Bucci – un Paese dove i ricchi sono sempre più ricchi mentre chi lavora è sempre più povero».

Il segretario generale della Uil Puglia sottolinea che «le motivazioni dello sciopero dell’11 sono inserite nella nostra piattaforma unitaria. Abbiamo la necessità – spiega – di avere un fisco più equo, la delega al Governo ha portato solo a venti condoni fiscali, non c’è nulla sulla tassazione degli extraprofitti, nulla sulla nostra battaglia per tagliare il cuneo fiscale, noi chiediamo che sia strutturale e non che ogni anno dobbiamo cercare di reperire 10 miliardi, abbiamo la necessità di combattere il precariato», conclude.

L’11 aprile Bucci e Ricci parteciperanno al presidio organizzato a Bari in piazza Libertà dalle 10 alle 13. Sit in si terranno la mattina davanti alle Prefetture anche a Barletta, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.

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