La conferenza dei capigruppo ha fissato per il prossimo 30 giugno la seduta del Consiglio regionale. La decisione è arrivata ieri dopo una rapida discussione fra i rappresentanti di maggioranza e opposizione.
La sfiducia
Da registrare lo slittamento dell’esame della mozione di sfiducia presentata dal centrodestra. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, ha annunciato di voler soprassedere alla discussione della sfiducia contro il governatore Michele Emiliano stante l’urgenza di affrontare la questione dell’ex Ilva: una partita complicata che vedrà la Regione Puglia parte attiva del futuro accordo di programma per il siderurgico, ma anche degli aspetti relativi all’Autorizzazione integrata ambientale.
Da qui la scelta di non dare all’esterno segnali di divisione politica nel rapporto con il Governo centrale. Il presidente Emiliano ha apprezzato il senso di responsabilità del capogruppo Perrini, elogiato pubblicamente nel vertice in videoconferenza con le forze politiche.
La “anti-sindaci”
Tornando alla prossima seduta non ci sarà spazio nemmeno per la proposta di abrogazione della cosiddetta legge “anti-sindaci”. Le posizioni restano distanti sia all’interno del centrosinistra sia rispetto alle minoranze: un mezzo pasticcio considerando che il 9 luglio si esprimerà la Corte Costituzionale sulla legge pugliese che impone un anticipo di sei mesi per le dimissioni dei sindaci che vogliono candidarsi alle regionali. Un vulnus democratico bocciato dall’Anci e dal centrosinistra, ma anche da parte delle opposizioni, ma sul quale dopo mesi di estenuanti trattative si registra il classico buco nell’acqua.
L’ordine del giorno
E così all’ordine del giorno finiranno solo leggi condivise. A partire dalla riforma del terzo settore affossata nell’ultima seduta per mancanza del numero legale, in particolare con diversi banchi vuoti (i civici) nelle fila della maggioranza. Uno scivolone poi esaminato all’interno dei gruppi che hanno assicurato pieno appoggio al testo a firma del consigliere delegato al Welfare, Ruggero Mennea. A seguire la norma per istituire i cosiddetti distretti dei talenti e quella per l’assistenza all’autismo.