Sono oltre 120mila gli studenti persi dalla Puglia negli ultimi 10 anni. È quanto riferisce Gianni Verga, segretario generale della Uil scuola Puglia.
Nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 erano, infatti, 626.619 le ragazze e i ragazzi iscritti negli istituti pugliesi. Da allora si è arrivati ai 506.072 previsti per l’anno scolastico 2025-2026.
Le province più colpite sono Bari e Barletta-Andria-Trani (meno 39.172), seguite da Brindisi (meno 12.237), Foggia (meno 29.245), Lecce (meno 21.632) e Taranto (meno 18.261), per un totale di 120.547 alunni in meno.
Per Verga «siamo di fronte a un problema sociale, oltre che organizzativo. Quella della cronica perdita di alunni nella nostra regione è un’emergenza che va affrontata con tempestività e misure concrete».
I problemi principali sono costituiti da «denatalità» e «fuga alla ricerca di occupazioni più stabili e meglio retribuite, con logiche conseguenze sulle iscrizioni nei nostri istituti», dice Verga.
Nel frattempo, prosegue, «il governo, anziché approfittare della contrazione riducendo gli alunni per classe per contrastare il fenomeno delle classi pollaio, procede a un taglio degli organici senza precedenti negli ultimi anni». La conseguenza è che su un totale di 22.914 classi «se ne prevedono 427 con oltre 28/29 alunni per classe, di cui 7 nella primaria, 15 nella secondaria di primo grado e 405 nella secondaria di secondo grado, che collocano la Puglia al sesto posto tra le regioni con il maggior numero di alunni per classe», conclude Verga.