Sciolto per mafia il Comune di Orta Nova, Piantedosi: «Amministrazione compromessa dalla criminalità»

«Nel Comune di Orta Nova, i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 26 maggio 2019, sono state riscontrate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale, nonché il buon andamento ed il funzionamento dei servizi con grave pregiudizio dell’ordine e della sicurezza pubblica». Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nella relazione al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, come allegato al decreto di nomina della commissione straordinaria, per la gestione provvisoria del Comune di Orta Nova, in provincia di Foggia.

Il Consiglio comunale di Orta Nova, nel Foggiano, è stato sciolto a causa delle «accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata». Così la delibera del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, lo scorso 18 luglio, affida la gestione del Comune a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi.

Al momento la commissione è composta da Maria Rita Iaculli, vice prefetto a riposo, Angelo Caccavone viceprefetto e Francesco Fasano dirigente di seconda fascia, dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose.

Il Consiglio comunale di Orta Nova era stato già sciolto in seguito alle dimissioni dell’ex sindaco Domenico Lasorsa del 28 aprile scorso. Dal 2015 è il sesto Comune sciolto per infiltrazioni mafiose in provincia di Foggia.

«Gli esiti di attività investigative, dettagliati esposti su presunte irregolarità nello svolgimento di attività amministrative, nonché l’emergere di vicende che hanno interessato i vertici dell’amministrazione comunale di Orta Nova, hanno posto – si legge nella relazione – in evidenza possibili collegamenti tra amministratori e dipendenti comunali con ambienti della criminalità organizzata. Per questi motivi il prefetto di Foggia con decreto del 12 ottobre 2022, ha disposto l’accesso presso il suddetto comune per gli accertamenti di rito, attività ispettiva che è stata poi prorogata per ulteriori tre mesi»

«Più volte – continua – è stato evidenziato un atteggiamento inerte e omissivo dell’amministrazione comunale nelle cautele antimafia anche nelle modalità di gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata atteso che alcuni beni immobili assegnati all’ente sin dal dicembre 2014 sono tuttora inutilizzati».

«Analoghe osservazioni valgono anche per la significativa assenza di iniziative evidenziata in occasione delle richieste formulate all’amministrazione comunale dall’agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati e dal prefetto di Foggia concernenti la presa in possesso di immobili confiscati a componenti del clan mafioso locale», prosegue. «Tali richieste – conclude – ignorate dal sindaco di Orta Nova manifestano, come evidenziato dal prefetto di Foggia, il totale spregio del ruolo che il Codice antimafia attribuisce alle amministrazioni comunali, quali attori privilegiati nell’attuazione della strategia di contrasto alla criminalità organizzata».

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