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Scandalo Protezione civile Puglia: indagato il costruttore Barozzi. Sei perquisizioni

Nuove perquisizioni e nuovi indagati nell'inchiesta sulla gestione della Protezione civile regionale degli ultimi due anni e in particolare sulla realizzazione dell'ospedale Covid in Fiera. È stato iscritto nel registro degli indagati anche il costruttore di Altamura, Domenico Barozzi, procuratore della Costruzioni Barozzi Spa, destinatario della perquisizione eseguita dalla guardia di finanza di Bari su…

Nuove perquisizioni e nuovi indagati nell’inchiesta sulla gestione della Protezione civile regionale degli ultimi due anni e in particolare sulla realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera.

È stato iscritto nel registro degli indagati anche il costruttore di Altamura, Domenico Barozzi, procuratore della Costruzioni Barozzi Spa, destinatario della perquisizione eseguita dalla guardia di finanza di Bari su disposizione della procura. Barozzi, con la società Cobar, era il capofila del raggruppamento di imprese incaricato della costruzione dell’ospedale.
Oltre a lui, altre cinque persone tra imprenditori e professionisti, che al momento non risultano indagati. Si tratta di: Vito De Mitri, rappresentante legale della Sismed s.r.l. Sistemi medicali con sede a Lecce; Flavio Casaluci, legale rappresentante della Casaluci s.r.l. con sede a Corigliano d’Otranto; Vito Vincenzo Leo, rappresentante legale della Leo Impianti s.r.l. di Acquaviva delle Fonti; Alessandro Goffredo Nuzzo, rappresentante legale della Pulisan s.r.l. di Bari e l’ingegnere Filippo Carbone con studio a Lecce.
Gli uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria del comando provinciale sono alla ricerca di documentazione inerente l’appalto per la realizzazione dell’ospedale per il quale i costi sono raddoppiati in corso d’opera. Sono stati sequestrati anche documenti relativi ad ulteriori appalti connessi all’emergenza pandemica.
L’imprenditore Barozzi, indagato per falso e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, è la decima persona sotto indagine dopo Lerario (in carcere dal 23 dicembre scorso per corruzione), gli imprenditori Luca Leccese e Donato Mottola (ai domiciliari dal 26 dicembre), Domenico Tancredi, Antonio Illuzzi, Sigismondo Zema, Antonio Mercurio, Francesco Girardi e il giornalista dell’ufficio stampa della regione Puglia Nico Lorusso.

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