Una boccata d’ossigeno per i medici che quotidianamente affrontano le emergenze sanitarie in Puglia.
L’Assessorato alla Sanità regionale e le organizzazioni sindacali della dirigenza e del comparto sanità hanno siglato un accordo che porterà a un incremento degli stipendi per medici e operatori dei pronto soccorso.
Le indennità per i medici sono calcolate sulle ore effettivamente lavorate nei pronto soccorso e potranno arrivare a importi medi netti di circa 800 euro al mese; la Regione Puglia riconoscerà, a maggio prossimo, un’anticipazione del 60 per cento degli importi stimati per il 2025.
Le indennità per il comparto sono, invece, calcolate sulla base del lavoro svolto mensilmente dalle equipe che operano nei pronto soccorso e potranno arrivare a circa 180 euro netti mensili.
«La firma di questo accordo – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese – non è solo un atto formale, ma un segnale concreto di attenzione verso i circa 3.500 professionisti che ogni giorno operano nei pronto soccorso dei nostri ospedali. Incentivare medici e operatori dell’emergenza-urgenza, spesso sottoposti a carichi di lavoro elevati in condizioni difficili, è oggi una priorità per garantire la tenuta del sistema di emergenza urgenza».
Per Piemontese la necessità di garantire condizioni lavorative migliorative deriva dai numeri: «Lo scorso anno – spiega – sono stati scelti solo 3 contratti su 10, con circa il 70% dei posti rimasti scoperti. Pagare di più chi sceglie di lavorare in Pronto soccorso è una misura necessaria che, insieme al rafforzamento della sicurezza nei luoghi di cura, può contribuire a rendere di nuovo attrattive queste posizioni fondamentali per la sanità pubblica».
L’accordo riguarda, complessivamente, 342 dirigenti medici e 3.141 unità del comparto. Le risorse destinate all’accordo sono derivanti dal fondo nazionale e, per il triennio 2022-2024, ammontano a 10 milioni di euro per i dirigenti medici e 22 milioni per il comparto.