Arriva l’ok della giunta regionale agli avvisi pubblici per le candidature dei direttori generali nella sanità pugliese. Cinque i bandi che riguardano il Policlinico di Foggia, gli Irccs di Bari e Castellana Grotte e le Asl di Taranto e Bat. Dal giorno in cui sarà pubblicato il bando, probabilmente la prossima settimana, scatteranno i 30 giorni per le candidature, quindi bisognerà costituire la commissione, fare i colloqui, approvare gli elenchi degli idonei.
Le cinque designazioni non arriveranno prima di fine giugno. Sarà dunque necessario procedere a nomine provvisorie, attraverso il meccanismo del commissariamento. A Foggia, dopo le dimissioni di Giuseppe Pasqualone, da novembre il ruolo è affidato a interim al direttore amministrativo. Nelle altre sedi i direttori generali sono in proroga tecnica. A fine mese dal 24 al 31 marzo scadranno tutti dalle funzioni.
Le possibili candidature
Già da un mese tra i nomi possibili c’è Alessandro Delle Donne (Oncologico), Tommaso Stallone (Castellana), Gregorio Colacicco (Taranto) e Tiziana Dimatteo (Bat) dovrebbero continuare fino alla nomina definitiva. Stallone ha già completato i due mandati e dovrà comunque andare via.
Nodo urgente da sciogliere al Riuniti di Foggia
Il secondo Policlinico pugliese potrebbe ad esempio essere affidato a uno dei quattro dg in scadenza e si pensa possa essere proprio Alessandro Delle Donne, già direttore amministrativo al Policlinico di Bari. Secondo Gazzetta del Mezzogiorno un’altra ipotesi circolata nelle scorse settimane voleva la nomina dell’attuale dg della Asl Foggia, Antonio Nigri, al doppio ruolo di commissario. Al momento sembra però che il commissario del «Riuniti» sarà un esterno, il barese Yanko Tedeschi, attuale direttore amministrativo della Asl di Lecce. Potrebbe essere lui il quinto nome da inserire nella rotazione di giugno.
Inoltre dovranno essere nominati il direttore amministrativo e quello sanitario della Asl di Bari, e comunque i commissari delle aziende in scadenza dovranno formalmente procedere al completamento delle terne. La partita dei direttori generali – scrive Gazzetta – è ovviamente sotto lo scrutinio della maggioranza, come sempre accade per le Asl e come accade a maggior ragione quando le nomine avvengono in un periodo di transizione. Se davvero si deciderà a giugno 2025, ma non ci sono grandi alternative, le nomine arriveranno a cinque mesi dalla fine della legislatura.