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Saldi, caccia all’affare: molti acquisti già pianificati. L’appello: «Sosteniamo il commercio locale»

A partire da oggi anche in Puglia è tempo di saldi, con sei italiani su 10 che avrebbero già pianificato gli acquisti, per un giro d’affari che si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro. Il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona e la fascia di spesa più comune è però…
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(Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace)

A partire da oggi anche in Puglia è tempo di saldi, con sei italiani su 10 che avrebbero già pianificato gli acquisti, per un giro d’affari che si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro. Il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona e la fascia di spesa più comune è però quella dei 100 euro. A Bari i negozi si sono già attrezzati con vetrine allestite e prezzi scontati. Si andrà avanti fino al 15 settembre. «I saldi estivi restano un momento molto apprezzato da chi attende gli sconti o vuole regalarsi una coccola, ma anche occasione collettiva per animare le strade del commercio – commenta l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli – Ci tengo, però, a fare appello a tutti, affinché si vivano i saldi col consueto spirito di comunità che ci contraddistingue, sostenendo il commercio locale». Questo perché i negozi di prossimità «ci consentono di fare acquisti consapevoli e responsabili» spiega Petruzzelli evidenziando che, soprattutto, «rappresentano una garanzia di sicurezza».

Il vademecum

In occasione dell’avvio della svendita estiva, il Comune del capoluogo ricorda le principali regole a tutela dei clienti e degli stessi negozianti. L’esercente che intenda effettuare una “fine stagione” o “saldi” deve darne comunicazione al Suap, almeno cinque giorni prima, indicando i prodotti oggetto della vendita, la sede dell’esercizio e le modalità di separazione dei prodotti. I prodotti a saldo sono quelli stagionali o di moda, suscettibili di deprezzamento se non venduti entro un certo periodo. L’esercente è obbligato a esporre i cartellini originali della merce in saldo, la percentuale di sconto applicata e il prezzo al saldo. L’esaurimento delle scorte deve essere reso noto con un avviso esposto all’esterno dell’attività, mentre le merci in saldo devono essere separate e distinte da quelle che sono vendute a prezzo pieno. «Supportiamo chi, con le sue vetrine accese in ogni stagione, custodisce l’autentica anima della città», aggiunge l’assessore.

I dati

Confesercenti, intanto, fa sapere che il 62% del pubblico ha già deciso di approfittare dei saldi estivi, con la percentuale cresce tra le donne (67%) e tra chi vive al Sud (70%). Le regine della svendita estiva sono le calzature, scelte da più della metà dei consumatori. Subito dopo, nella lista dei desideri, ci sono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni, gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota importante, mentre poco distante ci sono costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%). L’abbigliamento sportivo (27%) resta stabile, mentre scendendo nella classifica si trovano capi più “tecnici” e meno stagionali: camicie (25%), pigiami (13%) e giacche (9%). In media, chi pensa di approfittare dei saldi progetta di acquistare quasi quattro prodotti.

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