Con la sentenza numero188, depositata il 16 dicembre, la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso del Governo contro la legge della Regione Puglia che introduce, come criterio di selezione nelle gare pubbliche, una soglia retributiva minima di nove euro l’ora per i lavoratori impiegati dalle imprese appaltatrici. Una sentenza che ha suscitato reazioni trionfanti a livello politico, soprattutto nei partiti del centrosinistra. Ma c’è anche chi, come il consigliere regionale pugliese di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, offre una lettura puntuale e diversa sulla pronuncia della Consulta.
Consigliere Caroli la Corte Costituzionale di fatto ha dato ragione alla Regione Puglia.
«Credo che il governo regionale debba prendere immediatamente atto di quanto stabilito dalla Consulta. Io, in primis ho rappresentato lo scenario che caratterizza i servizi offerti dalla Regione. Ora devono immediatamente intervenire sui servizi di guardiania all’interno della Regione, così come quelli di pulizia laddove gestito da soggetti privati e devono intervenire sulle retribuzioni che vengono riconosciute. Sia il quantum orario offerto a coloro che prestano servizi nelle aziende che preparano i pasti».
Quindi lei è d’accordo con il pronunciamento della Corte Costituzionale?
«Noi abbiamo sempre detto che, al netto di alcune categorie come quelle della vigilanza e di alcuni servizi come quelli del pulimento, le retribuzioni sono di gran lunga superiori ai 9 euro da contrattazione nazionale collettiva. Detto questo sono loro (il governo regionale, ndr) che per anni hanno consentito che venisse sfruttato il materiale umano che presta servizio all’interno per i servizi di guardiania, pulimento e mensa, che devono prenderne atto. Io spero che Decaro prenda immediatamente questi tre dossier e sicuramente si vergognerà per quello che è il quantitativo di ore a cui sono costretti a prestare servizio gli operai e per la retribuzione pro singola ora. Sono loro che si devono vergognare in quanto hanno consentito fino ad ora tutto questo. Se tu riconosci 5 o 6 euro a ora per un servizio di pulimento, probabilmente un po’ di vergogna dovresti averla. Poi oggi parlano di vittoria, ma non c’è alcun tipo di vittoria, sono loro che hanno consentito a chi si è aggiudicato i servizi di fare importanti economie».
Sull’estensione del salario minimo al di là della Regione Puglia, cosa ne pensa?
«A qualcuno che continua a parlare di salario minimo all’interno delle procedure di gara, probabilmente è sfuggito che il corrispettivo previsto per le retribuzioni non è soggetto a ribasso. Nelle gare c’è un importo per le opere e uno per le retribuzioni e questo non è soggetto al ribasso. Il problema è nato per queste tre categorie mortificate dalla Regione stessa. Ora gridano alla vittoria, ma sono coloro che hanno consentito che migliaia di persone venissero mortificate».
Caroli, in attesa della proclamazione degli eletti, il gruppo di Fratelli d’Italia alla Regione ha già individuato il nome del capogruppo?
«E’ giusto che ognuno rivendichi legittimamente una candidatura ove dovesse verificarsi, ma a tutt’oggi, non abbiamo parlato di nulla. Poi ci sarà una sintesi e alla figura che si riterrà opportuno far ricoprire il ruolo lo si farà ricoprire. Non ci sono problemi».
