Rimpasto nella Giunta Emiliano, tensione in Consiglio: il “dispetto” di Azione al governatore

Tensione alle stelle in Regione Puglia all’indomani del Consiglio che di fatto ha bocciato il “rimpastino” varato dal governatore Michele Emiliano. Il gruppo di Azione e la “fronda” dei brindisini (i consiglieri regionali Vizzino, Bruno e Leoci) hanno affossato i debiti fuori bilancio per vendetta nei confronti di Emiliano “reo” di aver nominato assessore Fabiano Amati.

La vendetta

La rappresaglia di Azione s’è conclusa ieri. Il gruppo regionale, appoggiato da altre “schegge impazzite” della maggioranza, andrà avanti nelle guerriglia interni impallinando di volta in volta i provvedimenti, a partire dall’assestamento di bilancio o la stessa manovra finanziaria attese a breve in via Gentile. Il tutto fino a quando Amati non si sarà dimesso o Emiliano non avrà modificato nuovamente la squadra degli assessori. La prossima settimana Azione depositerà all’ufficio di presidenza la proposta di legge per la modifica della legge elettorale. Rispetto all’accordo precedente con Emiliano, però, dal testo sarà cancellato il terzo mandato, cioè la norma che dovrebbe recepire la legge quadro nazionale del 2004 e così azzerare il contatore delle legislature a vantaggio di Emiliano. Per seguire lo stesso percorso che la legge campana ha spianato al governatore uscente Vincenzo De Luca, quindi, Emiliano sarà costretto a presentare una modifica al testo o farla presentare da uno dei partiti di maggioranza. Per il resto la correzione delle regole del voto resterà invariata con l’introduzione della parità di genere e il doppio voto con il secondo da dare obbligatoriamente a una candidata pena l’annullamento. La previsione di 29 seggi alla maggioranza, il conteggio dei voti validi ai fini della vittoria elettorale calcolato sulle preferenze assegnate al candidato governatore e non alla coalizione che ha preso più voti.

I numeri risicati

Nel frattempo Commissioni e Consiglio devono continuare a fare i conti con il pallottoliere e con altre grane sullo sfondo. Per esempio la sostituzione di Amati al vertice della Commissione Bilancio. Il posto spetterebbe al Pd che lo ha già prenotato per l’ex capogruppo Filippo Caracciolo. Ma Per La Puglia s’è messa di traverso e vorrebbe indicare il consigliere Saverio Tammacco. Un clima di veleni, insomma, appesantito dalla campagna elettorale ormai ampiamente iniziata.

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