L’opposizione resta insoddisfatta dopo i chiarimenti sulla partecipazione della Regione Puglia e dell’agenzia regionale Pugliapromozione alla Design Week di Miami, dal 3 all’8 dicembre scorso. Le polemiche sono continuate dopo le audizioni in commissione regionale industria dell’assessore allo sviluppo Alessandro Delli Noci e del direttore di Pugliapromozione Luca Scandale. Per l’assessore quella di Miami è stata una missione “strategica”. Per i gruppi di centrodestra, un’operazione “poco trasparente”, oltre che uno spreco di risorse.
L’audizione
«Le procedure applicate sono standardizzate, le selezioni delle aziende e dei partner, si sono svolte nella piena legittimità e trasparenza», ha detto in premessa Delli Noci. Il criterio seguito, ha spiegato nella seduta l’assessore allo Sviluppo economico, «è selezionare le migliori occasioni nazionali e internazionali durante le quali esserci come Brand Puglia, portando le micro, piccole e medie imprese che mai da sole potrebbero partecipare». Non a caso con questo sistema nel 2023 la Puglia ha partecipato alle principali fiere in Giappone, Chigaco, Milano, Vancouver, Rimini, Hoboken, Melbourne, Corea del Sud. Gli Stati Uniti, in particolare, ha aggiunto il direttore generale di Pugliapromozione (che ha organizzato la trasferta), Luca Scandale, costituiscono, per il turismo pugliese, il terzo mercato estero.
I costi sostenuti
Quanto alla spesa complessiva sostenuta, circa 400mila euro al netto dell’iva, per Scandale è in linea con le altre trasferte. «Per tre giorni alla Bit di Milano – ha detto – abbiamo speso 519mila euro». «In questo caso – ha aggiunto ancora Delli Noci – partendo dal mercato target puntiamo anche sul settore del design e partecipiamo alla Settimana dell’Arte e del Design più importante al mondo». Delibere e determine della trasferta, è emerso, saranno inviate ai commissari entro 24 ore.
Nell’attesa di visionare gli atti per il consigliere di Forza Italia, Francesco La notte, quella del governo è stata «una narrazione di filosofia politica che avrebbe orientato le scelte della Giunta regionale». Tutte da chiarire restano le procedure di selezione per l’intestatario della società – Cristiano Seganfreddo – che con due distinte determine, a firma di Scandale, ha incassato oltre 260mila euro in una prima tranche di circa 98mila euro, tramite la rivista Flash Art, e dopo circa 170mila euro tramite S. Edition srl.
«Posto che siamo di fronte ad un genio della creatività, perché non si è fatto un affidamento unico? – aggiunge La Notte – E, ancora, visto l’importo metterlo a gara e consentire la partecipazione dei migliori del settore? Inoltre, è indubbio il valore di Natuzzi nel mondo, ma a fronte di quali costi sono stati riconosciuti alla società oltre170mila euro visto che l’evento si è tenuto nello store Natuzzi, quindi con costi di location già ammortizzati? Senza contare che la facciata esterna del negozio è stata pure abbellita dal murales Jacurci».
«Solo fumo negli occhi», per il collega Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani per il quale i criteri di affidamento degli incarichi sono ancora da chiarire. «Strategie discutibili – ha detto – soprattutto troppo dispendiose, con ritorno di immagine e di promozione turistica e commerciale tutte da dimostrare».