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Regione Puglia, taglio dei consiglieri: il disegno di legge bocciato in commissione

Parere non favorevole in settima Commissione (riforme istituzionali, regolamenti e statuto) per il disegno di legge di modifica del numero dei consiglieri regionali, da 50 a 40, all'articolo 24 dello statuto della Regione Puglia. Ad astenersi il presidente Splendido ed il consigliere Mazzarano. Hanno votato a favore invece i consiglieri Galante, Amati, Campo, Tammacco, Paolicelli…
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Parere non favorevole in settima Commissione (riforme istituzionali, regolamenti e statuto) per il disegno di legge di modifica del numero dei consiglieri regionali, da 50 a 40, all’articolo 24 dello statuto della Regione Puglia.

Ad astenersi il presidente Splendido ed il consigliere Mazzarano. Hanno votato a favore invece i consiglieri Galante, Amati, Campo, Tammacco, Paolicelli e Stea. Assenti al momento del voto i consiglieri della Lega e di FdI.

Il parere non favorevole

Sono mancati, così, i tre/quarti dei voti a favore validi per superare l’esito positivo caratterizzante la Commissione alle riforme istituzionali. Ed è in questo scenario di dissenso che il provvedimento giungerà oggi all’esame dell’Aula.

Ieri in commissione c’è stata l’audizione del professor Enrico Follieri, docente ordinario di diritto amministrativo dell’Università di Foggia. Durante il dibattito il consigliere della Lega Cera ha espresso «a gran voce il diritto a tutelare l’autonomia regionale, al contrario di quanto invece comporta questa modifica».

Anche il consigliere Michele Mazzarano ha parlato «di atto motivato da un eccesso di zelo immotivato che sostituisce una prerogativa che spetta al Consiglio. C’è una pesante responsabilità della maggioranza in Consiglio per aver portato il dibattito fino a questo punto e la questione va affrontata sul piano politico».

La posizione della Giunta

A difesa delle posizioni assunte dalla giunta regionale è intervenuto l’assessore Fabiano Amati, per il quale il giusto equilibrio sarebbe quello di «approvare la modifica in prima lettura ed aspettare gli sviluppi anche della annunciata modifica a livello parlamentare della disciplina nazionale, annunciata da esponenti di centrodestra in merito al mantenimento dei 50 consiglieri anche in presenza di uno scostamento del 5% inferiore ai 4 milioni di abitanti».

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