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Welfare, la Regione Puglia stanzia 83 milioni di euro per le politiche sociali del triennio 2025-2027

La Regione Puglia ha approvato un’importante manovra a favore delle politiche sociali, stanziando 28 milioni di euro per la prima annualità e un totale di 83 milioni di euro per il triennio 2025-2027. L’obiettivo è rafforzare la rete di welfare territoriale per sostenere le fasce più fragili della popolazione.

«Una programmazione importante che rispecchia la nostra idea di Welfare, una rete in grado di sostenere minori, famiglie, anziani e persone con disabilità intervenendo lì dove ci sono segnali di isolamento, di marginalità e disagio non solo economico ma anche educativo, in modo che nessuno rimanga indietro», ha dichiarato il Presidente della Regione Michele Emiliano.

Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, ha sottolineato la natura strategica di questo investimento: «Questa programmazione non è un semplice esercizio amministrativo, ma una scelta politica e culturale. Investiamo per trasformare il sistema, non solo per mantenerlo. Vogliamo un welfare che accompagni, che anticipi il disagio, che sia radicato nei territori e costruito con chi li abita. Ogni euro stanziato è un atto di fiducia nelle capacità delle comunità di generare cura, autonomia, sicurezza sociale».

I fondi saranno trasferiti agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) per il potenziamento e l’attuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), l’ampliamento dei servizi di prossimità, il consolidamento dell’affido familiare e il rafforzamento degli interventi a supporto di minori, famiglie, persone con disabilità e nuove situazioni di vulnerabilità. Lo ha spiegato Valentina Romano, direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia.

Almeno il 50% delle risorse annuali dovrà essere destinato specificamente a interventi in favore di famiglie e minori. Questo include l’attivazione di servizi educativi e domiciliari, la prevenzione della marginalità sociale e il consolidamento di progettualità sperimentali già avviate.

Ogni Ambito dovrà inoltre garantire l’attivazione di almeno un servizio stabile per l’affido familiare e assicurare la copertura integrale dei LEPS prioritari, come le dimissioni protette e la supervisione professionale degli operatori sociali. È prevista anche una quota vincolata pari all’1% per azioni sistemiche quali formazione, digitalizzazione, monitoraggio e innovazione organizzativa.

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