Bagno di folla, ieri, a Taranto per il neo governatore Antonio Decaro, accolto con calore in occasione delle celebrazioni della vigilia dell’Immacolata. Una giornata divisa tra la funzione religiosa nella chiesa di San Cataldo e l’immersione nella città vecchia, dove si è svolta la seconda edizione della «Sagra della pettola tarantina».
L’evento
Un evento diffuso nei vicoli, tra profumi tradizionali, musica popolare e visite guidate. Un passaggio simbolico, quello del governatore, che ha voluto marcare l’attenzione verso la comunità ionica incontrando cittadini, volontari e commercianti. Oggi per Decaro è prevista una giornata di riposo in famiglia, nella sua casa di Torre a Mare, prima di una settimana politicamente densa.
L’impegno europeo
Domani, poi, volerà a Bruxelles, dove lo attende uno degli ultimi impegni istituzionali alla Commissione europea Ambiente, un dossier che seguirà fino all’insediamento ufficiale.
Il mosaico regionale
Intanto, a Bari si lavora sotto traccia ai primi tasselli della legislatura. La partita più delicata resta la formazione della giunta regionale, con un puzzle ancora tutto da comporre.
Le indiscrezioni
Dal suo staff trapela una sola certezza: Decaro intende rompere con il passato, puntando su una squadra coesa, chiamata a confrontarsi quotidianamente sui dossier più complessi. È in quest’ottica che il governatore starebbe valutando di trasferire parte della propria attività operativa direttamente nella sede regionale di via Gentile, utilizzando l’ufficio presidenziale finora mai occupato da Michele Emiliano.
Le ipotesi al vaglio
Sul piano politico, le ipotesi allo studio sono due. La prima prevede lo schema 4-2-1-1 più due esterni, ovvero: quattro assessorati e la presidenza del Consiglio al Pd, due alla lista Decaro Presidente, uno al M5S e uno a Per la Puglia. La seconda, più sbilanciata, immagina un 5-1-1-1 sempre con due tecnici: in questo caso il Pd diventerebbe forza dominante quasi monocolore.
Il nodo dell’eredità da sciogliere
Ma il vero nodo politico riguarda proprio l’eredità di Emiliano e il possibile recupero di Alleanza Verdi e Sinistra, la formazione di Nichi Vendola rimasta fuori dal Consiglio. Decaro, da sindaco di Bari, non esitò a dare rappresentanza alla sinistra, anche, in assenza di eletti. Un precedente che, oggi, potrebbe tornare utile in chiave di equilibrio interno e di allargamento della coalizione. La settimana che si apre potrebbe essere decisiva: per la giunta, per i rapporti di forza interni e per capire davvero quale impronta Decaro intenda dare alla nuova stagione politica in Regione Puglia.










