Aprire un tavolo delle riforme con le minoranze per discutere insieme della legge elettorale, sottoporre ai Cinque Stelle una nuova proposta di legge per correggere la norma “anti-trombati” della consigliera Antonella Laricchia. Sono queste le novità più importanti emerse dal vertice di maggioranza convocato dal Pd che ha visto ieri riuniti Con, Per la Puglia e Azione, in assenza dei Cinque Stelle.
Gli step
Il primo passo sarà sottoporre agli stessi pentastellati un nuovo testo per correggere la norma Laricchia. Il modello di riferimento resta quello del Comune di Bari dove il gruppo dem e i grillini hanno già lavorato insieme su linee guida condivise per individuare i percorsi di nomina da parte del sindaco. In Regione l’iter dovrebbe essere più o meno simile, ricalcando l’esempio della Toscana, con la pubblicazione di un albo pubblico ispirato a criteri di meritocrazia e rispetto della parità di genere da cui attingere i nominati lasciando intatte le prerogative del capo dell’amministrazione.
Un compromesso, insomma, che tenga insieme l’esigenza di assicurare profili di competenza senza ledere le prerogative dei responsabili delle scelte, ovvero sindaco e governatore. Dal testo verrebbero poi eliminate gli articoli incostituzionali come quello che vieta nei cinque anni precedenti la nomina di candidati non eletti alle regionali o di esponenti di partito. In aggiunta anche il gruppo di Azione si cimenterà nell’elaborazione di un nuovo testo sull’iter di nomina.
Le norme elettorali
Altro punto in discussione il comma anti Decaro che obbliga i sindaci che vogliono candidarsi alle prossime regionali a dimettersi sei mesi prima della scadenza del mandato. In questo caso il termine verrebbe ridotto ad un mese prima della competizione elettorale. Durante la discussione s’è parlato anche della bozza di correzione della legge elettorale proposta dal gruppo di Azione. Per cambiare le regole del gioco, è emerso, è necessaria la presenza delle due squadre, maggioranza e opposizioni che saranno coinvolte nelle prossime settimane.
Dopo l’incontro gli alleati di centrosinistra hanno diffuso un comunicato stampa dai toni concilianti. «Affrontare con senso di responsabilità e rafforzata coesione l’ultimo anno di legislatura», affermano i capigruppo di Con, Alessandro Leoci, del Pd Paolo Campo e di Mauro Vizzino, per la Puglia. L’intento è di eliminare i profili di incostituzionalità e inopportunità politica contenuti nelle due leggi da riesaminare rafforzando il dialogo con il Movimento 5 Stelle e le prospettive politiche che potrebbero aprirsi in vista delle elezioni.
I vertici
I gruppi torneranno a riunirsi la prossima settimana per trovare una sintesi condivisa su tutte le questioni emerse. Nel frattempo il Pd proverà a dialogare con il M5S per capire se è possibile rinsaldare l’alleanza da qui in avanti in vista di un accordo elettorale. Tuttavia le questioni della legge Laricchia e del ribattezzato comma anti Decaro saranno tenute distinte per evitare altre divisioni in aula determinando problemi di tenuta alla maggioranza. Il voto in aula non sarà previsto prima del 14 febbraio.